Albano, l’opposizione porta in Consiglio la mozione di solidarietà alle forze dell’ordine
Il testo definitivo approvato dal Consiglio comunale di Albano è il seguente.
Ritenendo
“Inopportuno qualsiasi tentativo di strumentalizzazione di fatti che necessariamente devono essere analizzati e giudicati con serietà e senso di responsabilità.
Opportuno evitare ogni tipo di generalizzazione e di processo sommario.
Dover essere molto grati all’operato delle forze dell’ordine che, alle volte con stipendi anche inadeguati, ogni giorno rischiano la loro incolumità per garantire la nostra sicurezza.
Doveroso che ogni abuso delle forze dell’ordine, laddove verificatosi, debba essere punito, ma allo stesso tempo è importante ricordare che è molto pericoloso togliere il sostegno delle Istituzioni alle forze dell’ordine come dimostrano i fatti di Torino.
Che chiunque si potrebbe sentire legittimato ad attaccare gli agenti in qualunque momento come hanno fatto quel gruppo di dissidenti a Torino.
Che le istituzioni hanno il dovere di sostenere con convinzione gli agenti impiegati nella pubblica sicurezza, e devono essere respinti con ogni mezzo i gravi tentativi di delegittimazione messi in atto nei giorni scorsi.
Che è necessario fermare immediatamente questo clima d’odio, che rischia di provocare conseguenze come quelle accadute a Torino.
L’impegno di sindaco e Giunta
A riaffermare che fondamento della democrazia è prima di tutto il rispetto della costituzione, delle leggi e delle regole per tutti gli attori della vita pubblica.
Ribadire il diritto a manifestare le proprie idee per tutti. In ogni circostanza e forma e su ogni argomento, nei limiti del rispetto delle leggi e delle regole.
Esprimere vicinanza e solidarietà alle forze dell’ordine che quotidianamente si impegnano per garantire a ciascuno la possibilità di esprimere la propria opinione. E che sono oggetto, troppo spesso, di insulti, minacce e provocazioni e a condannare, senza tentennamenti, le violenze fisiche.
A farsi portatori del principio secondo cui la dialettica politica, quando anche aspra e accesa, non degeneri mai in violenza né fisica né verbale.
A condannare, senza tentennamenti, le violenze fisiche messe in atto, con regolarità, da qualsiasi forza politica provenga”.
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