La popolosa frazione della città del vino situata a ridosso della via Appia Nuova e non lontana dal confine con il comune di Ciampino. Parliamo di un’area situata a Roma sud, nel Parco dei Castelli Romani. E questo quanto riporta, in buona sostanza, una nota stampa (ed una annessa interrogazione comunale) promossa da 5 consiglieri di minoranza. 3 consiglieri del M5S (Colizza, Blasetti e Cerro), una del PD (Silvani) ed uno della Lista Civica ConTe Marino (Carmesini).
Lo stop sarebbe stato determinato dalla Città Metropolitana di Roma Capitale, sulla base di una relazione dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV). Su questa zona del resto, da anni, incombono vari gas altamente tossici per gli esseri umani e per gli animali. Gas di origine vulcanica tra i quali il radon, la CO2, etc. Che limitano fortemente anche lo sviluppo edile della zona vasta di questa parte dei Colli Albani.
Marino, allarme gas tossici: stop al maxi impianto fotovoltaico
“Si è venuto a scoprire in questi giorni – si legge nella nota stampa diffusa dall’M5S marinese – che in un terreno situato a Cava de Selci, arcinoto da decenni per l‘alto flusso di gas vulcanici pericolosi emessi e per questo sotto continuo monitoraggio, era stata autorizzata la realizzazione di un impianto fotovoltaico da 8 MW senza tenere, evidentemente, in debito conto la grave pericolosità indotta da perforazioni anche di bassa profondità in quest’area.
È stata una relazione dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) a determinare il provvedimento di Città Metropolitana, che ha diffidato dalla prosecuzione dei lavori.
Eppure tale pericolosità era chiaramente indicata anche nel Piano di Emergenza Comunale. Approvato dall’Amministrazione Colizza pochi mesi dopo il suo insediamento, PEC che l’attuale sindaco sostiene essere errato. Ma che forse andava letto con più attenzione.
L’interrogazione dei 5 consiglieri di minoranza
Immediatamente i Consiglieri comunali del M5S, Blasetti, Cerro e Colizza, la Consigliera del PD Franca Silvani ed il Consigliere di ConTe Marino Alex Carmesini, hanno presentato un’interrogazione con la quale chiedono conto, al sindaco ed alla giunta, del perché in Conferenza dei servizi -prevista dalla procedura di Valutazione Impatto Ambientale- abbiano espresso “parere favorevole” alla realizzazione dell’impianto, su un terreno con importanti presenze di gas vulcanici.
Si viene anche a scoprire che, in cambio della costruzione dell’impianto, il Comune avrebbe ottenuto la sostituzione di una fila di lampadine spente nella via adiacente. generando ulteriore imbarazzo: non l’avrebbe già potuto fare tranquillamente l’attuale amministrazione con le proprie disponibilità di bilancio?
Quali misure, si chiede nell’interrogazione, intende ora adottare il Comune per tutelare i cittadini? I residenti, in primis, sono molto preoccupati”.
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