All’ospedale dei Castelli Romani il trapianto di cornea artificiale: il caso su Rai 1
Ora di questo caso, frutto di una tecnica d’avanguardia, si è occupata anche Rai 1 nell’ambito della trasmissione televisiva Uno Mattina. (Per rivedere la puntata, clicca qui). La struttura sanitaria è situata ad Ariccia, lungo la via Nettunense. L’operazione chirurgica ha avuto luogo grazie a quella che in gergo tecnico prende il nome di cheratoprotesi.
Una particolare tecnica di chirurgia oculistica ‘Made in Italy’, nata e perfezionata da luminari italiani.Tra questi, sicuramente il professor Franco Arrigoni, luminare del settore originario di Genzano di Roma, comune che fa parte anch’esso della zona di Roma sud, area Castelli Romani.
La notizia dell’intervista è stata comunicata dalla Asl Roma 6, l’Autorità Sanitaria che gestisce l’area sud della Capitale, compresi tutti i comuni dei Castelli Romani, più Ardea, Pomezia, Anzio e Nettuno. Ma che serve molti altri comuni, tra i quali sicuramente anche Aprilia.
“Il Dott. Franco Arrigoni, eccellenza nella chirurgia oculistica – comunica la stessa Asl Roma 6- intervistato nella trasmissione RAI1 “Uno Mattina” del 1 Aprile 2024. La ASL ROMA 6 presa come modello di innovazione nel campo della chirurgia oculistica.
La tecnica in pillole
“Questa nuova tecnica – si legge nella nota – è stata presentata lunedì 12 febbraio all’Ospedale dei Castelli Romani nel corso di un evento ha visto la partecipazione del Presidente del Consiglio regionale del Lazio, Antonello Aurigemma. Dell’Assessore regionale al Bilancio e all’Agricoltura, Giancarlo Righini. Del Capo di Gabinetto del Ministero della Salute e già Direttore del Dipartimento del Territorio della Asl Roma 6, Marco Mattei. Del senatore Marco Silvestroni e del deputato Andrea Volpi.
Le presenze sanitarie
Presenti anche sul fronte sanitario: il Commissario Straordinario della Asl Roma 6, Francesco Marchitelli, e il Direttore Sanitario Asl Roma 6, Vincenzo Carlo La Regina.
Tra quanti sono intervenuti il dottor Franco Arrigoni, Dirigente Responsabile Uos Chirurgia vitreo retinica dell’ospedale dei Castelli, e il dottor Augusto Pocobelli, Primario Oculista Azienda San Giovanni Addolorata e Responsabile della Banca degli occhi.
La cheratoprotesi
Protagonista la signora Anna Maria De Luca, 66 anni, residente ad Ariccia, che ha riacquistato la vista dopo circa 5 anni di buio totale da un occhio, completamente cieco da 21 anni. Si tratta di un intervento effettuato con una tecnica tutta italiana denominata ‘Cheratoprotesi’. Ovvero l’installazione di una protesi artificiale biologica a lungo termine bio integrabile capace di risolvere i casi complicati non risolvibili con il trapianto di cornea.
La cornea artificiale
È stata ripristinata la vista per mezzo di una cornea artificiale costituita da un lenticolo ottico ancorato ad un supporto osseo ricoperto dalla mucosa buccale del paziente per garantirne la chiusura a sigillo e permettere così il passaggio della luce attraverso la cornea danneggiata da un leucoma vascolarizzato in conseguenza di danni fisici chimici o da malattie autoimmuni.
Il dottor Arrigoni
Il dottor Franco Arrigoni, Dirigente Responsabile della Uos di Chirurgia vitreo retinica dell’ospedale dei Castelli, insieme all’equipe multidisciplinare ha assunto l’impegno di continuare a tramandare questa tecnica iniziata con il professore Strampelli nel 1963 e continuata dal professore Falcinelli.
L’ospedale dei Castelli, grazie alla sensibilità del Commissario Straordinario Marchitelli e del Direttore Sanitario la Regina che puntano sull’umanizzazione delle cure, intende dunque combattere la cecità corneale grazie alla Cheratoprotesi, ereditata dai grandi maestri dell’oftalmologia italiana.
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