La storia l’abbiamo raccontata qualche giorno fa: la sindaca di Pomezia di Fratelli d’Italia, Veronica Felici, “ha negato Piazza Indipendenza, la piazza principale della città all’Anpi – Associazione Nazionale Partigiani d’Italia – per la manifestazione, spostando le iniziative in una piazza secondaria”, come segnala il capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra al Senato, Peppe De Cristofaro.
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La sindaca aveva anche comunicato che avrebbe partecipato a entrambe le manifestazioni, ma d’altro canto la storia della città è legata a doppio filo con la data del 25 aprile, giorno della sua fondazione.
“Come tutti i pometini sanno – ha detto la prima cittadina – la festa nazionale della Liberazione coincide anche con l’anniversario della fondazione di Pomezia stessa.
Per questo motivo la mia Amministrazione ha deciso di dare spazio e rilievo a entrambe le ricorrenze. Diversificando le manifestazioni e le celebrazioni che sia l’Amministrazione stessa che le varie realtà del territorio organizzeranno”.
La polemica del senatore su Pomezia
La piazza principale della cittadina è stata concessa all’Associazione coloni fondatori, “che ha come obiettivo la valorizzazione del ruolo dei primissimi coloni dopo la decisione di Benito Mussolini di bonificare l’agro pontino a sud di Roma”, ha spiegato polemicamente il senatore De Cristofaro, che ha annunciato che presenterà un’interrogazione al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi.
L’associazione Coloni Fondatori in realtà raggruppa gli eredi di coloro che nel 1940 arrivarono a Pomezia dalle zone più disparate (Romagna, ma anche Veneto, Trentino e Bosnia) per coltivare quelle terre intorno alla neonata città di Pomezia.
L’Anpi ha avuto Piazza San Benedetto. “Se ANPI ha da ridire riguardo alla location della manifestazione, faccio presente come piazza San Benedetto a Pomezia sia una piazza nel cuore della città”, conclude la sindaca.
“Ci vediamo il 25 Aprile nelle piazze e nelle vie di Pomezia per festeggiare la Liberazione dell’Italia e la nascita della nostra amata città”.
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