È questa la decisione del Tar del Lazio che ha anche nominato un Commissario ad acta, ossia un tecnico (che dovrà essere pagato dal comune stesso), che avrà il compito di sbrigare l’incombenza, visto che il comune aeroportuale non ha provveduto. Lo spiegano gli stessi giudici del Tar del Lazio.
“Nell’odierno giudizio – spiegano i magistrati romani del Tar Lazio – parte ricorrente agisce per l’accertamento dell’inadempimento dell’Amministrazione intimata all’obbligo di provvedere sull’istanza di cui meglio in atti che assume essere rimasta inevasa.
Ciampino, il Comune non gli dà il posto-invalido
Espone di versare in condizioni di grave disabilità (come attestato nelle certificazioni che produce in atti) e di aver chiesto, stante la descritta situazione personale, l’installazione di uno “stallo di sosta” autovettura per disabili, da riservare al proprio uso (istanza numero di protocollo -OMISSIS-, integrata con successiva nota protocollo -OMISSIS-, a corredo delle quali produceva la documentazione inerente la propria autovettura).
Precisa che, in prossimità della suddetta abitazione, è già sussistente un parcheggio riservato per disabili, privo però di segnaletica orizzontale e comunque insufficiente per la tutela delle proprie esigenze motorie. Anche in considerazione del fatto che in violazione della sosta riservata, sovente il parcheggio è occupato da vetture non autorizzate”.
I giudici sì… e multano l’Ente
Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio (Sezione Seconda Bis), definitivamente pronunciando sul ricorso, come in epigrafe proposto, lo accoglie e, per l’effetto, ordina all’Amministrazione resistente di provvedere sull’istanza di parte ricorrente di cui in parte motiva, nei termini e con le modalità pure in parte motiva prescritti.
Nomina per il caso di parziale o totale inottemperanza nei termini prescritti, il Commissario ad acta nella persona del Capo del Dipartimento Affari Interni e Territoriali del Ministero dell’Interno, con facoltà di delega da esercitarsi nelle forme e nei termini di cui in parte motiva.
Condanna l’Ente intimato alle spese di lite che liquida in euro 2.000,00 oltre accessori come per legge; ed oltre i compensi del Commissario ad acta che, se dovuti per effetto del suo insediamento, saranno liquidati con separato decreto collegiale motivato ai sensi del DPR 115/2002 ed art. 2 del “.M 30.05.2002 a presentazione di parcella dopo l’avvenuto espletamento dell’incarico”.
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