La direzione Agricoltura della Regione Lazio, su indicazione dell’assessore all’Agricoltura e al Bilancio, Giancarlo Righini, verificate le idoneità dei siti e del periodo, ha avviato, con la supervisione dell’agenzia regionale Arsial e la collaborazione di Enea, i primi rilasci del Trissolcus japonicus (cosiddetta vespa samurai), per la lotta biologica alla cimice asiatica nel Lazio.
Il primo rilascio della «vespa samurai» è avvenuto ieri mattina nella zona dei monti Cimini (Vetralla, Corchiano, Ronciglione, Fabrica di Roma, Carbognano, Gallese, Capranica, Vitorchiano, Vasanello, Caprarola, Sutri). L’11 luglio sarà la volta dei siti individuati nelle zone di Velletri, Montelibretti, Palombara Sabina e Cisterna di Latina.
Il secondo lancio verra effettuato dopo venti giorni dal primo e in ogni sito prescelto verranno rilasciati 100 individui femmine e 10 maschi.
“Ristabilire l’equilibrio”
Sul ricorso alla lotta biologica l’assessore al Bilancio, alla Programmazione economica, all’Agricoltura e alla Sovranità alimentare, alla Caccia e alla Pesca, ai Parchi e alle Foreste della Regione Lazio, Giancarlo Righini, ha dichiarato:
«Come promesso diamo il via alle attività di lotta biologica alla cimice asiatica, come previsto dalla deliberazione di giunta di fine febbraio. L’obiettivo è quello di favorire il ristabilirsi di un equilibrio ecologico e di ridurre i danni provocati alle coltivazioni come richiesto dai produttori e dagli enti locali. Va sottolineato che l’intervento potrà avere anche un considerevole effetto sulla riduzione dell’impiego di fitofarmaci in agricoltura»,
La cimice asiatica
La cimice marmorata, detta anche cimice asiatica, è un insetto parassita della famiglia Pentatomidae (ordine rincoti), originario di Cina, Giappone e Taiwan. È stato accidentalmente introdotto negli Stati Uniti coi primi esemplari osservati nel mese di settembre 1998. Il nome scientifico è Halyomorpha halys.
La cimice asiatica è considerata un insetto dannoso all’agricoltura. Si nutre infatti di frutta e ortaggi, danneggiandoli, ed è altamente infestante. Dal 2010-11 è diventato un fitofago stabile dei frutteti degli Stati Uniti d’America. Nei luoghi di origine (Giappone, Cina, penisola coreana e Taiwan) si ha una sola generazione all’anno, mentre nelle zone più favorevoli fino a quattro.
In Italia è stata scoperta a Modena nel 2012.
La vespa samurai
La vespa samurai, nome scientifico Trissolcus japonicus, è considerata l’antagonista naturale della cimice asiatica.
È una vespa di colore prevalentemente nero. Attacca la cimice asiatica infestandone le uova, ovvero depositando le propria uova all’interno di quelle della cimice, impedendone di fatto la riproduzione. Le Trissolcus japonicus nel loro ambiente naturale possono arrivare a distruggere dal 60 al 90% delle uova di Halyomorpha halys.
Come la cimice asiatica, anche la vespa samurai è originaria di Giappone, Cina e Corea. È stata introdotta accidentalmente negli Stati Uniti d’America, probabilmente proprio insieme alle uova di H. halys. Successivamente l’insetto è stato introdotto di proposito per avviare la lotta biologica alla cimice.
In Italia la sperimentazione delle vespe samurai per il contrasto alla cimice asiatica è stata avviata nel giugno 2020 in alcune aree del Trentino-Alto Adige e in Valtellina. Al termine del triennio di sperimentazione il suo uso è stato autorizzato anche in altre regioni.
Adesso la lotta biologica alla cimice asiatica per il mezzo delle vespe samurai è arrivata anche nel Lazio.
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