Si tratta di via Boni Piemonte, a cui si accede dal semaforo su via Maremmana Inferiore – Strada Provinciale 216.
In un primo tratto questa strada è asfaltata, poi diventa di terra battuta. Per un tratto corre parallela alla sottostante linea ferroviaria della Albano – Roma.
Ed offre una vista mozzafiato sul paesaggio discostante: lago, parco dei Castelli Romani, Monte Cavo e Rocca di Papa. La decisione è del Tar del Lazio, con data 15 luglio.
Castel Gandolfo, la strada con vista mozzafiato sul lago
5 persone avevano impugnato proprio al Tar del Lazio l’ordinanza del Comando di Polizia Locale di Albano Laziale che disponeva la pedonalità della via.
I 5 residenti hanno chiesto l’annullamento della “ordinanza sindacale contingibile ed urgente del Comune di Castel Gandolfo n. 6 del 28 gennaio 2021.
Ordinanza che aveva come oggetto il: “Movimento franoso di Via Piemonte Boni in corrispondenza del terreno. Verifiche per la messa in sicurezza”.
I residenti hanno impugnato anche la “ Delibera di Giunta Comunale del Comune di Castel Gandolfo n. 20 del 9 febbraio 2023. Un documneto comunale che disponeva modifiche in merito al “Patrimonio – elenco strade vicinali – classificazione della strada via Boni Piemonte in ottemperanza all’ordinanza Tar Lazio 03865 del 2021. Ai fini della dichiarazione dell’uso/transito pubblico o non ex Codice della Strada. Determinazioni”.
Non sarà più pedonale
Il ricorso è dell’8 aprile 2021 per mano di Marco Ricciardulli, Ubaldo Tenti, Enrico Giaché, Enzo Pasquali e Piero Pompili.
Il Comune di Castel Gandolfo, costituitosi in giudizio con comparsa depositata il 21 aprile 21, ha sostenuto l’inammissibilità e l’infondatezza del ricorso stesso.
Con ordinanza n. 2635 del 21 del 05 maggio 21 il Tribunale ha però già parzialmente accolto l’istanza cautelare presentata dai ricorrenti.
Via ai mezzi a motore
Con ordinanza n. 3783 del 21 del 07 luglio 2021 il Tribunale ha cambiato idea e successivamente respinto l’istanza cautelare dei ricorrenti, in considerazione di varie circostanze.
“Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio (Sezione Seconda Bis), definendo il giudizio di primo grado – si legge nella sentenza – accoglie il ricorso principale nei sensi di cui in motivazione e, per l’effetto, annulla l’ordinanza della polizia locale del Comune di Castel Gandolfo n. 28 del 15 febbraio 21”. La strada quindi torna percorribile coi veicoli a motore.
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