I lavori da fare erano molto attesi dalla popolazione: si tratta dei “lavori di regimentazione acque meteoriche in Località Piscina Cardillo, Sandalo di Ponente, Sandalo di Levante, Tre Cancelli”, che avrebbero risolto il problema degli allagamenti. Il finanziamento arrivava dal ministero dell’Interno, che nel 2020 aveva destinato al Comune di Nettuno circa 4 milioni di euro per la Messa in sicurezza del territorio a rischio idrogeologico.
La ditta in odore di camorra
La revoca non c’è stata per il problema giudiziario, quanto per i ritardi accumulati dalla società nel presentare la progettazione dei lavori da effettuare.
Il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere a seguito di applicazione della misura di prevenzione patrimoniale, ha ammesso la ditta nel luglio 2023 a controllo giudiziario e nominato un amministratore giudiziario.
Non si tratta di una interdittiva antimafia vera e propria, ma una sorta di “strumento di autodepurazione dalle infiltrazioni criminali”, così lo definisce la legge, che consente all’impresa ammessa “di continuare ad operare nei rapporti con la pubblica amministrazione”.
Lavori mai consegnati
Nel caso di Nettuno, era stata data piena fiducia alla ditta che, però, dopo un anno non ha consegnato alcun elaborato tecnico, un progetto, nulla: eppure, secondo il contratto firmato con il Comune, la società avrebbe dovuto produrre tutta la documentazione entro 30 giorni dalla firma. Invece è passato oltre un anno e dei documenti non c’è traccia.
Il 4 aprile il responsabile comunale del procedimento ha manifestato all’ amministratore giudiziario “la mancata presentazione della documentazione e diffida la Ditta alla predisposizione ed alla trasmissione della documentazione entro 10 giorni dal ricevimento della stessa”. “Ad oggi – si legge sull’albo pretorio del Comune – la Ditta in oggetto, non ha ancora provveduto alla trasmissione dei grafici di progetto esecutivo, propedeutico all’inizio delle lavorazioni trattandosi di appalto integrato”.
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Appalto revocato e causa in vista
Per questo è stato revocato l’affidamento dell’appalto in questione, ma si sta valutando di fare causa anche alla ditta per inadempienza contrattuale, visto che tale negligenza ha con tutta probabilità fatto perdere il finanziamento di 846 mila euro.