Dopo la lunghezza delle zucchine e le concessioni degli stabilimenti balneari, una nuova tegola targata Europa sta per abbattersi sull’Italia, ed in particolare, sulla provincia di Latina dove i mercati settimanali rappresentano un capitolo importantissimo dell’economia. Benché le associazioni di categoria ne abbiano parlato poco o niente, la direttiva Bolkestein non riguarda soltanto il demanio ma i pubblici servizi in generale motivo per cui rivoluzionerà anche il sistema delle assegnazioni dei posteggi degli ambulanti. Un settore lavorativo importante nel nord Italia, ma fondamentale nel centro e nel sud dove i mercati rionali sono radicati da secoli nel tessuto economico. E manca ormai poco più di un anno al fatidico 5 luglio del 2017, giorno in cui tute le licenze d’Italia, oltre 196mila, di cui 1.671 soltanto in provincia di Latina, saranno messe al bando. La deadline fa tanto più paura quanto più precise diventano le statistiche degli esperti del settore secondo i quali almeno la metà degli ambulanti non avrà i requisiti in regola per partecipare ai bandi. Due delle condicio sine qua sono infatti la completa regolarità contributiva ed il famigerato Durc che molti commercianti dei mercati, schiacciati dalla crisi, non riescono ad aggiornare, anno per anno, con gli obbligatori versamenti previdenziali. Vendere la licenza e ricominciare tutto daccapo? E’ stata proprio questa la pensata di molti ma, con le concessioni in scadenza, nessuno vuole più acquistare un posto di lavoro “a tempo” con il risultato che le licenze si stanno svalutando, giorno dopo giorno, sempre di più. Accedere al bando, il che è già un’impresa, non vorrà dire aver vinto la guerra ma soltanto una battaglia perché dopo dieci anni le concessioni verranno nuovamente ridistribuite e con criteri ancora più restrittivi. Tremano i 329 ambulanti di Latina, i 212 di Cisterna, i 196 di Fondi ed i 123 di Aprilia, le quattro città pontine ad avere più famiglie impiegate nel settore dei mercati rionali. Impossibile, del resto, competere contro i colossi della grande distribuzione organizzata; contro le aziende straniere, le cooperative o le Srl per le quali strappare una licenza ad una umile famiglia di ambulanti, magari da generazioni e generazioni, sarà un gioco da ragazzi.
07/04/2016