Ignazio Marino, da pochi mesi sindaco di Roma, ne ha fatto il cavallo di battaglia del suo mandato elettorale: creare quante più aree pedonali dal centro storico alla periferia della Capitale. In estate è partita la sperimentazione della chiusura al traffico di Via dei Fori imperiali con l’ambizioso obiettivo di creare il parco archeologico più grande al mondo, ma altre chiusure al traffico sono nei progetti del Primo Cittadino. L’idea è quella di bloccare le automobili anche nella periferia perché la “città non è solo centro storico” e in tutta l’area della zona a traffico limitato nel centro da Piazza del Popolo a Via Ripetta, da Via del Tritone e via del Babuino. Non solo: nelle intenzioni della giunta di Roma ci sarebbe la creazione di un altro parco archeologico, che porterebbe all’intera pedonalizzazione dell’Appia Antica.
Se quindi nella Capitale la parola d’ordine è “pedonalizzare”, cosa si muove nei Castelli Romani? Dov’è che le macchine sono gradite e dove l’idea è quella di restituire strade e piazze ai cittadini sottraendoli alle automobili? Ariccia: centro storico pedonale dal 2007 La pedonalizzazione del Centro Storico di Ariccia, iniziata nell’ottobre del 2007, fa parte di un più ampio progetto di riqualificazione e recupero dell’intero Borgo berniniano. «Un intervento indispensabile per ridare spazio alla vita e alla socialità che le auto avevano reso impossibile – spiega il sindaco ariccino Cianfanelli -. Le auto hanno cacciato le persone dai nostri borghi e riuscire a liberarli da traffico e inquinamento è difficile ma indispensabile». La pedonalizzazione non è stata indolore a causa delle resistenze dei residenti, che spesso vogliono parcheggiare sotto il portone di casa, e dei commercianti convinti che il transito continuo di auto possa favorire le loro attività, anche se poi i parcheggi per sostare e fare shopping non ci sono. «Togliendo le auto, si recuperano spazi urbani che sono spazi sociali e di socializzazione, spazi per bambini, per le famiglie, per gli anziani e non ultimo per i turisti, che possono godersi il fascino di un borgo secentesco nella quiete e senza smog – continua a raccontarci orgoglioso il sindaco di Ariccia -.
È uno spazio della città recuperato ad una dimensione umana che lentamente diviene anche uno spazio recuperato dal degrado». L’amministrazione comunale ha concesso incentivi per il recupero delle facciate dei palazzi storici, ha creato nuovi investimenti rendendo il centro storico di nuovo appetibile e contrastando lo spopolamento. I residenti godono di parcheggi riservati, mentre per i visitatori è possibile utilizzare un parcheggio di scambio collegato dall’ascensore inclinato che porta nel cuore del borgo progettato da Gianlorenzo Bernini, che ospita il palazzo comunale, il teatro, la stazione dei Carabinieri, due scuole e presto anche la biblioteca. «Tutto questo per essere vissuto pienamente ha bisogno di libertà di movimento, a piedi ed in bici, senza l’aggressione delle automobili. E indietro non si torna: sono gli stessi residenti e fruitori che apprezzano il Centro storico pedonalizzato, abituandosi a vivere meglio», conclude il Sindaco.