Un portale web per digitalizzare la vita scolastica: è il progetto Scuola 365, realizzato in sinergia con Microsoft, Axios Italia e Ultrapromedia quali partner tecnologici e abbracciato dal Comune di Latina. È stato presentato in anteprima nazionale proprio a Latina, eletta tappa zero del tour che porterà gli ideatori del portale in altre 19 città italiane per illustrare l’iniziativa. Con il registro elettronico diventato da quest’anno obbligatorio e le nuove generazioni votate alle moderne tecnologie diventa urgente offrire alle scuole la strumentazione necessaria a perseguire la digitalizzazione e dematerializzazione volute dal Governo Monti. Scuola 365 potrebbe essere accessibile a studenti, prof, personale amministrativo e famiglie. Oltre al registro di classe e agli scrutini e pagelle on line, insegnanti e alunni potrebbero consultare contenuti editoriali e culturali, condividere materiali educativi, chattare, videochiamarsi, vedere lezioni e compiti persi in caso di assenza da scuola; anche i genitori potranno verificare l’andamento dei propri ragazzi e tenersi in contatto con i docenti. Ognuno avrebbe a disposizione pacchetto Office e casella di posta elettronica di 7 GB di spazio e accedere al portale direttamente da casa. Ma tutto questo ha un costo. Che naturalmente devono sostenere le scuole.
«La piattaforma Cloud su cui si sviluppa il portale – ha spiegato Stefano De Giorgi, responsabile della divisione Educational di Microsoft Italia – permette di integrare le canoniche funzioni della comunicazione didattica e amministrativa con la parte social cara ai più giovani, che riteniamo parte chiave del mondo della scuola al pari di quella più prettamente educativa. Il nostro è un progetto estremamente innovativo, che permette di avviare la digitalizzazione nel migliore dei modi». Sicuramente è un progetto ambizioso. È stato proposto ai 13 istituti comprensivi di Latina, ora tocca alle scuole decidere se aderire o meno. Ci sono dei costi, dicevamo, coperti solo in parte dal Comune. Ed è difficile pensare che gli istituti abbiano utili o risorse in eccedenza per partecipare all’iniziativa laddove stentano a rifornire i propri bagni di carta igienica o sapone. Ma i promotori di Scuola 365 ci credono. «Non ci si arriverà domani, ma ci si arriverà» hanno detto, senza omettere che «negli Stati Uniti, dove è stato lanciato due mesi fa, il progetto ha raccolto un’adesione e un successo insperati». Ma siamo in Italia. In un paese in cui si recuperano soldi tagliando il bilancio per i fondi di istituto stanziati alle scuole per il miglioramento dell’offerta formativa. E in cui tante strutture rischiano di cadere a pezzi e andrebbero messe in sicurezza. Forse ad oggi non è la digitalizzazione la priorità.
30/09/2013