È stata in letargo per 50 anni, mentre attorno a lei il tempo e le razzie dei vandali mandavano tutto in malora. La storica funicolare di Rocca di Papa, che dal 1932 al 1963 faceva da spola tra piazza della Repubblica e Borgo Valle Vergine, poi dismessa in nome del progresso, il 29 ottobre 2013 segna una tappa importantissima: la posa della prima pietra per i lavori di restauro e il ripristino funzionale. Sono stati il primo cittadino Pasquale Boccia, il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e l’Amministratore unico di Cotral Patrimonio, proprietario della struttura, Paolo Mecci a presentare ufficialmente l’apertura del cantiere dopo un iter durato oltre sette anni.
I lavori, grazie a un finanziamento regionale di 6 milioni di euro, prevedono il ripristino delle due stazioni, di valle e di monte, il tracciato di 330 metri di collegamento tra le due e la realizzazione di un parcheggio e del capolinea per i mezzi di trasporto pubblico nel piazzale antistante la stazione di valle. Un’opera che, sottoposta oggi a vincolo di tutela monumentale, seguirà i più moderni accorgimenti e l’abbattimento di tutte le barriere architettoniche, attraverso ad esempio la previsione di percorsi pedo-tattili per i non vedenti. Le due stazioni inoltre sono state pensate anche come aree museali, e in quella di valle verrà esposta une delle due antiche corriere, purtroppo non recuperabili per motivi di sicurezza. «Abbiamo fortemente creduto in quest’opera anche quando in molti avevano perso le speranze – commenta il sindaco Pasquale Boccia -.
La riattivazione della funicolare è un traguardo importante per tutto il territorio, un simbolo fortemente identitario per Rocca di Papa nell’ambito di un contesto urbanistico e culturale che sente forte il desiderio di riscatto, e che rappresenterà in futuro una svolta sia da un punto di vista della mobilità che dell’attrazione turistica». Tanti gli intervenuti alla cerimonia: c’erano le scuole, le associazioni, i comitati di quartiere, le forze dell’ordine, i sindaci dei Comuni limitrofi, la comunità montana, il Parco, nonché esponenti della Regione e del Cotral in pompa magna. «Io sono qui per essere il garante della conclusione dei lavori – ha esordito il governatore Zingaretti -.
Siamo in presenza di un caso in cui, in nome del progresso, si è sancito un danno per la città, ossia l’abbandonato e la rovina di un sistema di trasporto su rotaia, cui è stato preferito quello su gomma. Oggi noi vogliamo tornare indietro e riconsegnare alla città, nonostante un bilancio disastrato, un’alternativa di mobilità sostenibile, rispettosa dell’ambiente e dell’aria che respiriamo». Determinante, per la funzionalità della funicolare, sarà il secondo stralcio dei lavori, che prevedono la nuova viabilità a valle di collegamento tra Borgo Valle Vergine e via Frascati, che attende però un altro stanziamento.