Dai tre ai cinque incarichi contro la legge tra il 2007 e il 2010. Secondo la tabella della relazione del Mef, infatti, quattro incarichi sono stati affidati illegittimamente (se ne poteva dare solo uno) a soggetti esterni nel 2007, ben cinque nel 2008 e nel 2009, tre nel 2010. Un incarico esterno, invece, sia nel 2011 che nel 2012.
Gli “incaricati”, a cui oggi si chiede di restituire i soldi, vengono citati solo con le iniziali di nome e cognome: M.T.; G.G.; C.M.; D.V.; E.B,; T.M.; T.S.; M.B.
Ma una domanda resta sospesa: chi è il responsabile dell’affidamento di quegli incarichi, che per il ministero sono illegittimi? Nella determina del 12 agosto scorso, che diffida e mette in mora gli otto professionisti, si cita un certo dottor A.S. che con un atto stragiudiziale (cioè evitando di arrivare davanti a un giudice) dovrebbe essere diffidato “a provvedere all’integrale rifusione del danno erariale”. Svariate centinaia di migliaia di euro che hanno pesato sui conti del Comune, e quindi su tutta la comunità.
Non è tutto: a Pomezia si faceva fare il dirigente anche a chi non aveva la laurea. Oltre ai primi otto casi, “Si segnala come (…) siano stati conferiti incarichi dirigenziali ai signori B.L. e G.G., dipendenti dell’ente non in possesso del diploma di laurea, presupposto necessario per poter ricoprire incarichi dirigenziali”. Compiti da dirigente, si legge ancora nella determina, che sono stati dati ai due con atti del sindaco – uno datato 2006 e l’altro 2007 – e che sarebbero durati con vari rinnovi fino al 2009. B.L. avrebbe ricevuto per questo incarico illegittimo oltre 143mila euro in totale, mentre G.G. più di 105mila.