Le mille difficoltà in cui è immerso il poliambulatorio Asl di Aprilia sono diventate oggetto di un’interrogazione parlamentare. A chiedere l’intervento del ministro della salute, Beatrice Lorenzin, sono stati i senatori pontini, ex Movimento 5 Stelle, Ivana Simeoni e Giuseppe Vacciano, insieme alla collega Maria Mussini. I tre onorevoli hanno specificato che la struttura è da tempo “al limite del collasso”. Hanno specificato che lo sportello unico di ginecologia e vaccinazioni all’interno del consultorio familiare, da settembre 2016, ha ridotto i propri orari di apertura al pubblico, prevedendo l’accesso ai servizi unicamente nella giornata del lunedì, che vi è una “sistematica carenza di personale”, e che i macchinari in dotazione risultano malfunzionanti o addirittura inutilizzabili, “compromettendo il lavoro degli specialisti. “La popolazione di Aprilia – hanno evidenziato i tre parlamentari – risulta essere, secondo gli ultimi dati Istat disponibili al 2015, pari ad oltre 70.000 abitanti, qualificando, in tal modo, il Comune come il quarto più densamente popolato di tutto il Lazio”. “Tutte le attività previste dallo sportello unico, vaccinazioni e prestazioni di ginecologia ostetricia – hanno aggiunto – ruoterebbero intorno alla presenza di due sole unità infermieristiche, peraltro sembrerebbe nemmeno a tempo pieno, non consentendo, in tal modo, la copertura minima del servizio, presso un poliambulatorio che è destinato al completo abbandono, proprio quando le tasse sulla sanità continuano ad aumentare e l’offerta pubblica viene sistematicamente spolpata di tutto”. Al ministro è stato così chiesto se non ritenga “inappropriato che una cittadina popolosa quale quella di Aprilia non disponga di una struttura ospedaliera pubblica” e di intervenire affinché “sia consentito il ripristino della corretta erogazione dei servizi previsti dallo sportello unico di ginecologia e vaccinazioni, l’impiego di personale infermieristico in numero tale da consentire l’effettivo funzionamento della struttura” e affinché “le dotazioni obsolete e non funzionanti vengano sostituite o implementate, anche nell’ottica di una fattiva azione di prevenzione”.
12/01/2017