Si sono incatenati davanti al Comune per chiedere un appuntamento al Sindaco, per parlare della situazione che stanno vivendo, con parenti disabili al 100 per cento a cui sono state tagliate le ore di assistenza domiciliare. Una storia di sofferenza e di lotta quotidiana contro la burocrazia, ma anche di voglia di non arrendersi. Sotto il municipio di Piazza Roma c’erano Massimo Coccia, di 45 anni, e Riccardo Pontecorvi di 51. Insieme a Massimo, la sorella Donatella che assiste lui e l’anziana madre allettata. Lamenta di aver chiesto aiuto al Comune ma di non aver mai ricevuto un appuntamento col Sindaco. Diversa la storia di Riccardo: il papà 81enne non riesce a far fronte da solo al mantenimento del figlio e le 14 ore di assistenza settimanale dello scorso anno sono state tagliate a 4, spesso neanche ore complete. L’assessore ai Servizi Sociali Eva Toprselli, giunta sul posto, ha tuttavia precisato che a queste due persone era stata offerta ospitalità presso i centri diurni, ma avrebbero rifiutato. Domattina ci sarà un incontro presso l’assessorato di piazza dei Bersaglieri per presentare la domanda dei voucher di assistenza, cosa che dovrebbe lenire le fatiche delle due famiglie. In caso contrario, nei prossimi giorni si ritroveranno ancora una volta sotto al Comune a protestare. Anche il Sindaco Antonio terra è sceso in piazza per ascoltare dalle famiglie le problematiche.
01/04/2014