Sono state riaperte le fontanelle nel centro di Ariccia, chiuse per diversi giorni a luglio a causa dei troppi fluoruri. In particolare, si tratta della storica fontana nota a tutti i paesani come “fontanella delle tre cannelle”, in piazza di Corte, e di quelle davanti al Comune in piazza San Nicola e in largo Savelli. Si chiude positivamente così, almeno per ora, la strana vicenda di cui il Caffè ha dato notizia, senza ottenere alcuna risposta dai vari soggetti istituzionali competenti in materia: a cominciare da sindaco e vicesindaco, né dai presunti tutori della salute pubblica e dell’ambiente, Asl Rm6 ed Arpa Lazio, né da Acea Ato2 né dai diversi funzionari della Prefettura di Roma. A tutti abbiamo chiesto lumi tramite posta elettronica certificata. Invano. Ci sono poi voluti giorni per poter leggere qualcosa di ufficiale in una nota del Comune di Ariccia che ha confermato le concentrazioni dei pericolosi fluoruri oltre il limite di legge. Come ricorderanno i lettori, intorno al penultimo weekend di luglio il giornale il Caffè dei Castelli ha pubblicato la foto della fontanelle delle tre cannelle con sopra un irrituale ed anonimo cartello. Lo strano avviso, strano perché di solito in questi casi il Comune comunica mediante carta intestata, con logo del Municipio, timbri, nomi e cognomi e firma del Sindaco, magari indicando l’ordinanza con cui quest’ultimo ha disposto il divieto di utilizzo dell’acqua contaminata. Nulla di tutto ciò si è registrato stavolta. Ecco perché era lecito domandarsi e domandare alle Autorità ed al Gestore idrico se l’avviso era una cosa seria oppure un ingiustificato allarme, che tra l’altro spendeva pubblicamente il nome del signor Sindaco, dell’Arpa Lazio e dell’Acea. Perché tutti questi silenzi? Ulteriore curioso aspetto: in pienza crisi idrica, queste fontanelle erogano ininterrottaemente acqua senza rubinetto.
31/07/2017