I CROLLI FINISCONO IN PARLAMENTO
Pochi giorni dopo sono venute fuori alcune magagne che rischiano di compromettere il tutto e di non far andare in porto il porto. Il primo ostacolo riguarda i crolli: gli argini sono venuti giù in due punti, sia nel lato del Comune di Sabaudia che nel lato del Comune di Latina, è andata in frantumi una parte di suolo e si è verificato un cedimento della nuova duna oggetto di rinaturalizzazione. Le prime mareggiate ed il maltempo hanno creato ulteriori danni ed il caso del Porto Canale di Rio Martino è finito in un’interrogazione parlamentare indirizzata a tre Ministri, a firma del deputato pontino del gruppo misto Cristian Iannuzzi. “Circa quattro mesi fa sul lato Sabaudia gli argini sono crollati e pochi giorni fa si è verificato un nuovo crollo sul lato Latina – si legge nel testo –. Si è verificato anche un cedimento della nuova duna oggetto di rinaturalizzazione e la prima barriera realizzata con cannucce e paletti in legno è venuta giù. Ciò nonostante, la presidente uscente della provincia di Latina, Eleonora Della Penna, ha presentato la fine degli interventi costati complessivamente 19 milioni di euro e ha annunciato che entro poco ci sarà la consegna del cantiere ed il taglio del nastro”. Tra le altre cose, Iannuzzi chiede verifiche “sui lavori effettivamente realizzati per accertare che siano aderenti al progetto approvato e a norma di legge” e “come siano stati effettivamente utilizzati i fondi per la costruzione del porto”.
PROBABILE CONTENZIOSO: LA PROVINCIA INCARICA UN AVVOCATO
Che qualcosa non quadra è scritto nero su bianco anche in una determinazione pubblicata sull’Albo Pretorio della Provincia di Latina. L’ente di via Costa ha pensato bene di affidare un servizio legale da 9mila euro di supporto al RUP Angelica Vagnozzi, responsabile unico di procedimento, subentrato al posto di Americo Iacovacci destinatario di misura cautelare nell’inchiesta Touchdown. «Vista la numerosa corrispondenza – si legge nella determina – con la ditta appaltatrice circa la conduzione del cantiere dalla quale si prefigura un concreto indizio e una elevata probabilità di un contenzioso si rende necessario affidare il servizio di supporto al RUP aventi le specifiche competenze di carattere legale che possano assisterlo nella fase di chiusura dell’appalto». Nel testo non è specificato quali questioni sono oggetto di differenti visioni sul cantiere e di cui si occuperà l’avvocato, ma senz’altro per la Provincia il tempo stringe dal momento che deve rendicontare la spesa sostenuta in tempi brevi. Angelica Vagnozzi ha intanto scritto alla Regione Lazio per chiedere l’autorizzazione a riparare l’area crollata. Il preventivo è già pronto: circa 20 mila euro che sarebbero attinti da fondi derivanti da economie nell’ambito dello stesso appalto.
DIPORTISTI SUL PIEDE DI GUERRA
A questi problemi si aggiungono quelli sollevati dai diportisti, che hanno più volte contestato l’esecuzione dei lavori. Gli attivisti lamentano che il progetto che sta per vedere la luce preveda un solo scivolo nel lato del Comune di Sabaudia senza parcheggio auto e che preveda la possibilità di ormeggiare solo 300 barche. Secondo quanto hanno più volte spiegato, gli sarebbe stato garantito in più riunioni che sarebbe stato inserito un secondo scivolo dal lato del Comune di Latina per permettere anche a loro la possibilità di ormeggiare le barche, ma che a cose fatte non ce n’è traccia. Sono pronti a protestare anche occupando il canale, se le cose dovessero restare così.
L’ultima parte del porto di Rio Martino andata in frantumi è la banchina per disabili, la prima ad essere stata costruita. Si trova sulla sponda lato Sabaudia e sarebbe dovuta essere accessibile con una rampa per portatori di handicap. A testarla era stata proprio la presidente della provincia di Latina Eleonora Della Penna quando aveva effettuato il sopralluogo spiegando alla stampa la sua soddisfazione per il termine dei lavori. L’opera non ha retto alla prima ondata di maltempo.
Bianca Francavilla