Lommi ha poi tracciato le linee guida per risolvere l’annosa questione: “L’amministrazione può risolvere il problema utilizzando le proprie risorse, senza andare a guardare all’esterno; la gestione del servizio può essere affidata al corpo di polizia locale, senza doverlo appaltare ad una società esterna, in questo modo il Comune risparmierebbe, non dovendo pagare l’appalto esterno e in più si creerebbe occupazione, poiché tale processo favorirebbe l’assunzione di nuovi ausiliari del traffico che andrebbero ad agire sul territorio.”. Stando sempre alle parole del consigliere Pd, l’investimento comunale per un progetto di questo tipo non sarebbe eccessivamente esoso: “Molti parcometri dovrebbero essere sostituiti, ce ne sono alcuni che hanno alle spalle 15 anni di servizio ed è naturale che spesso siano fuori uso. Sovente si dice che non ci siano fondi per fare investimenti di questo tipo, ma non è del tutto vero! Apparecchi come i parcometri costano all’incirca 7.000 Euro l’uno, mettiamo che l’amministrazione ne acquisti una decina, ci attesteremmo su un investimento di 70.000 Euro, facilmente ammortizzabile tramite rateizzazioni ed introiti provenienti dagli stessi apparecchi che finalmente funzionerebbero, portando nelle casse comunali diversi soldi grazie ai ticket.”.
In conclusione Luca Lommi ha ribadito l’importanza di una voce come quella delle strisce blu per le casse comunali: “L’amministrazione deve muoversi! Se ci guardiamo intorno, possiamo vedere come gli altri comuni limitrofi hanno posto le entrate provenienti dai parcheggi a pagamento alla base dei propri bilanci. Ora è chiaro, non si tratta di speculare su un servizio di questo tipo o di frugare nel portafoglio dei cittadini, ma di certo, questa di cui stiamo parlando, non può essere considerata una questione di nicchia, essa deve essere affrontata con serietà e fermezza.”.