DA DOVE INIZIARE?
Lo dicono le agenzie interinali della zona, lo dice Almalaurea, che cura statistiche nazionali sull’occupazione dei laureati, e lo dicono i centri per l’impiego: chi cerca lavoro deve partire dalla semplice ma accurata compilazione del curriculum vitae. Che sia o meno in formato europeo è il biglietto da visita che fornisce indicazioni sulla persona. È consigliabile modificarlo in base all’azienda a cui si rivolge la domanda. Un esempio: un laureato in economia che ha fatto anche il babysitter è meglio che ometta di segnalare questa esperienza sul proprio curriculum se si sta candidando per un posto di lavoro attinente alla sua laurea.
COSA FA LA DIFFERENZA
Pensare che il “pezzo di carta” oramai non conti più è sbagliatissimo. Dall’ufficio CILO di Aprilia, realtà della zona utile all’orientamento nel mondo del lavoro, spiegano che c’è ancora un’alta percentuale di ragazzi che abbandona la scuola superiore e che ha una difficoltà enorme a trovare il suo spazio. Già è difficile trovare lavoro con un diploma o una laurea, senza neanche questo la difficoltà aumenta.
NON SOLO DATI NEGATIVI
Latina è la provincia del Lazio con la più alta percentuale di disoccupazione. Secondo i dati ISTAT, infatti, c’è un tasso di disoccupazione del 13,9% (segue Viterbo con il 13%, Frosinone con il 12,7%, Roma con il 10% e Rieti con il 9,8%). Accanto a questo dato negativo, però, un vanto: secondo Osserfare (Osservatorio della Camera di Commercio), a Latina «la partecipazione femminile all’universo imprenditoriale locale è nettamente superiore alla media nazionale».