Con il decreto n. 76 del 24 aprile, il Presidente del Tribunale di Velletri, dottor Francesco Monastero, ha disposto irrevocabilmente la cessazione definitiva dei palazzi di giustizia di Anzio, Albano e Frascati a decorrere dal 29 aprile. è l’ultimo atto dello smantellamento avviato l’anno scorso con l’eliminazione delle funzioni di Tribunale ordinario. Il completamento del taglio si compie ora con la cessazione delle funzioni di 5 dei 6 uffici dei Giudici di Pace del circondario di Velletri: quelli di Albano, Anzio, Frascati, Genzano e Segni, tutti accorpati nell’ufficio circondariale del Giudice di Pace di Velletri. Che avrà però sede, provvisoriamente ma a tempo indeterminato, presso la sede giudiziaria di Genzano, in via G. Pellegrino, nei pressi dell’Ospedale.
Nel decreto, il Presidente del Tribunale di Velletri scrive: “Pur avendo sondato ogni possibile soluzione alternativa tramite il sindaco di Velletri (Fausto Servadio, ndr), non è stato possibile trovare una congrua soluzione per la collocazione dei nuovi uffici nell’ambito degli stabili nella disponibilità comunale”. E continua: “Inoltre, in considerazione della scarsità degli spazi disponibili nel Tribunale di Velletri, il sindaco ha già da tempo manifestato l’intenzione di edificare un nuovo immobile in prossimità di quello esistente, da adibire ad uffici giudiziari”. Considerata, quindi, “l’assoluta impossibilità” di reperire locali idonei, ed in attesa di nuovi spazi, il Ministero di Giustizia ha autorizzato l’accorpamento straordinario con una nota dello scorso 6 febbraio. Dal 17 maggio, i nuovi ricorsi, cause e provvedimenti civili e penali di competenza del Giudice di Pace dovranno e potranno essere iscritti a ruolo, depositati e trattati esclusivamente a Genzano. Mentre le cause civili e penali che al 24 aprile erano già pendenti presso il Giudice di Pace di Albano, continuano ad essere trattate ad Albano fino al 31 luglio.
I procedimenti di competenza del Tribunale ordinario, prima trattate presso le sedi distaccate soppresse, erano già passate a Velletri. Una piccola-grande rivoluzione giudiziaria che rischia di creare disagio ai cittadini e agli operatori del settore giustizia: avvocati, periti e consulenti; ma anche, forse, agli stessi magistrati. E che riguarda anche i residenti di Ardea e Pomezia, che fino a pochi giorni fa si recavano rispettivamente nelle sedi giudiziarie di Anzio ed Albano. Ora, per le cause davanti al Giudice di Pace, anche loro devono rivolgersi a Genzano. Mentre per il Tribunale (Civile e Penale): i cittadini sia di Ardea che di Pomezia, già da qualche tempo vanno a Velletri. Un ridimensionamento dei siti in cui si svolgono funzioni giudiziarie, introdotto dal Governo Monti col cosiddetto “pacchetto Severino”, cioè il decreto legislativo 156 del 2012. La scure colpisce aule d’udienza, cancellerie civili e penali oltre a numerosi uffici giudiziari ed anche il personale, che verrà però “riassorbito”, con le percentuali disposte da un provvedimento del Ministero della Giustizia del 10 aprile scorso.