«È nostra opinione – hanno riferito i due relatori – che esistano alternative valide alla realizzazione di un’autostrada e una bretella, che possono devastare un territorio agricolo e delle vallate, già compromesse negli anni da mille storture politico amministrativo lobbistico, del malaffare». Le alternative? «Messa in sicurezza dell’attuale Pontina, con varianti dove non è possibile l’allargamento, metro leggera di supporto per ridurre il flusso»; mentre per la bretella Cisterna-Valmontone meglio pensare ad una provinciale panoramica che valorizzi il territorio».
Le due opere costeranno, in preventivo, 2,7 miliardi di euro, di cui il 40 % a carico dei cittadini. Chi utilizzerà il corridoio tra Latina e Roma giornalmente pagherà 145,64 euro al mese. «Ma vi rendete conto – ha detto Gualtiero Alunni – di cosa significa una bretella larga 60 metri (45 metri più le due fasce di rispetto), lunga 31,5 Km? Aggiungete 100m di rispetto ai due lati e avrete devastato qualsiasi iniziativa di agricoltura biologica e non in un’area che fonda la propria economia proprio sull’agricoltura. Per non parlare delle aziende e dei posti di lavoro persi». Atteso anche l’intervento dell’amministrazione comunale di Aprilia per voce del vice sindaco Franco Gabriele: «Siamo d’accordo che la priorità sia la messa in sicurezza della 148 e non la realizzazione della nuova autostrada, ma riteniamo strategica per il rilancio della nostra economia la realizzazione della Bretella Cisterna-Valmontone». I Comitati promettono battaglia, perché le soluzioni proposte sono «inutili e dannose», mentre ci sono alternative «realizzabili in tempi più celeri, meno invasive e meno costose».