In riferimento alle denunce/accuse che nei giorni scorsi hanno avuto vasta eco sui mass media locali e nazionali riguardanti il decesso del sig. Massimiliano Querci gli Operatori Sanitari nel Pronto Soccorso dell’Ospedale “San Giuseppe” di Albano Laziale dichiarano quanto segue: la diagnosi è stata fatta dopo un’ora dal primo accesso al Pronto Soccorso; il paziente ha rifiutato il ricovero al primo acceso nel Pronto Soccorso; al secondo acceso è stata subito attivata la ricerca di un posto letto con la diagnosi precedentemente fatta; eseguita in tempi rapidissimi anche una tc urgente e ben due consulenze chirurgiche. Non è vero che è stato assistito per 2 giorni solo dai parenti. Non c’era nessuno la notte e il giorno del decesso. La madre si è presentata solo due ore dopo il trasferimento lamentandosi solo della lontananza dell’Ospedale di trasferimento e di non essere stata avvertita a casa dell’avvenuto trasferimento. Falso che la pancreatite sia sempre una patologia da trattare chirurgicamente e in urgenza, specialmente se di origine alcolica. Vero che il paziente è deceduto dopo alcune ore dal trasferimento. Tutto ciò documentato nelle cartelle cliniche già in possesso della Procura di Velletri. Non si può permettere a chicchessia di offendere l’operato del Pronto Soccorso dell’Ospedale San Giuseppe di Albano Laziale, e dell’intera ASL Roma H senza averne diritto. La Magistratura avrà modo, se lo riterrà opportuno, di appurare la verità dei fatti in oggetto.
Gli Operatori Sanitari nel Pronto Soccorso dell’Ospedale “San Giuseppe” di Albano
18/12/2013