“Con una bara, L’Associazione dei produttori agricoli del Lazio – hanno dichiarato i protagonisti – intende sensibilizzare l’opinione pubblica all’adunanza dei creditori della Coprovi, i quali si sono riservati il diritto di votare entro 20 giorni dall’adunanza, l’ammissione o meno del concordato preventivo liquidatorio richiesto dalla stessa cooperativa. I commissari hanno riassunto brevemente la loro relazione prima che il magistrato prendesse la decisione di non concedere il privilegio alle banche ma bensì ai soli soci conferitori di uve, i quali, a loro volta, non hanno votato per non perdere il privilegio”.
Il presidente Giammatteo ha ricordato che “alla fine del 2013 940.000 agricoltori italiani hanno avuto esposizioni senza precedenti con le banche, l’Inps, l’Agenzia delle entrate. Se non ci saranno interventi al più presto sarà la catastrofe di un intero indotto legato all’agricoltura.