Facce note e meno note, il cui capo sembra fosse Maurizio De Bellis. Nell’operazione “Balena Bianca” i carabinieri del comando provinciale di Latina, supportati da due unità cinofile e dal nucleo elicotteri di Pratica di Mare, hanno reso esecutive 27 ordinanze di custodia cautelare, di cui 11 in carcere e 16 agli arresti domiciliari emesse dal gip Lorenzo Ferri su richiesta del pubblico ministero Eleonora Tortora. È stata smantellata così un’organizzazione di presunti narcotrafficanti pontini. Sono finiti in carcere Maurizio De Bellis, 46 anni, Romeo Alviti, 49 anni, Gualtiero Sandri, 45 anni, Cristian Damiani, 42 anni, Andrea Lazzaro, 40 anni, Lorena Del Giudice, 37, Giuseppe Sagliano, 51 anni tutti di Latina, Salvatore Petrossi, 30enne di Sabaudia, Alessio Ferri 36enne di Fondi e Roberto Toti, 49 anni di Sermoneta. Una persona è ricercata. Agli arresti domiciliari Marco Roma, 47 anni, Manuel Paolo Cardona, 34 anni, Sandro Di Prospero, 42 anni, di Sermoneta, Andrea Garofano, 27 anni di Latina, Tiziano Fiacco, 41 anni di Sermoneta, Fabio Fiacco, 40 anni di Latina, Stefano Lazzaro, 35 anni, Vinicio Gentili, 30 anni di Fondi, Andrea Reale, 40 anni di Latina, Andrea Alberton, 40 anni di Latina, Eros Giordano, 34 anni di Sermoneta, Alessandro Pranteddu, 21 anni di Latina, Giovanni Bega, 39 anni di Latina, Silverio Mazzi, 42 anni di Latina, Gianni Compagni, 30 anni di Latina, Sara Pizzuti, 32 anni di Latina. Obblighi di polizia giudiziaria per altre quattro persone. Nell’operazione sono stati sequestrati, soprattutto a De Bellis, terreni, ville e beni per un totale di 2 milioni di euro che erano stati intestati alla madre, alle figlie e alla moglie dell’uomo solo per sviare le indagini partite due anni fa. A margine dell’operazione, poi, sono stati arrestati in flagranza di reato due degli indagati. Gli uomini sono stati trovati in possesso, nel corso di perquisizione domiciliare, rispettivamente di una pistola a tamburo con matricola abrasa, completa di caricatore e 6 proiettili, nonché di 40 grammi di hashish. Negli interrogatori in molti negano i fatti. Ma a nessuno è stata concessa la libertà.
18/12/2013