Si inizia a respirare un’aria pesante attorno alla vicenda legata al cimitero comunale di Latina. Le proteste e le segnalazioni di una procedura non proprio limpida arrivano da anni da parte di Sergio Sciaudone, rappresentante di Sinistra per Latina. Già dal 2007 il rappresentante di Falce e Martello afferma l’illegittimità della creazione dell’anagrafe da parte dell’Ipogeo e del rinnovo della convenzione. Insomma, operazioni sempre poco limpide a cui si va ad aggiungere l’ultima “bastonata” per le casse comunali. Infatti, la Ipogeo Latina srl, la concessionaria del cimitero, a marzo ha avanzato una richiesta di risarcimento pari a 3 milioni e 651 mila euro al Comune di Latina. E perché la società concessionaria avrebbe richiesto questo risarcimento? Semplice, perché il Comune di Latina, da febbraio, avrebbe dovuto convocare un consiglio comunale per approvare il progetto esecutivo di ampliamento e, quindi, far iniziare i lavori: un consiglio comunale mai convocato. La società Ipogeo, giustamente, non potendo andare avanti con i lavori pattuiti, chiede un risarcimento per il danno provocato dall’ente e per il mancato guadagno derivato da questo ritardo di quasi un anno.
In parole spicciole la Ipogeo, secondo l’accordo con il Comune, avrebbe dovuto costruire i nuovi loculi sostenendo la spesa di tasca propria per poi guadagnarci dalla loro vendita. Se il Comune non dà l’ok definitivo, la Ipogeo non può costruire e, quindi, guadagnare. Il Comune di Latina, nonostante i molti solleciti, continua inspiegabilmente a non fissare il consiglio comunale con il punto all’ordine del giorno inerente l’approvazione del progetto definitivo dell’ampliamento del cimitero. Alla richiesta esosa di risarcimento il Comune, durante una commissione tecnica di dirigenti, ha ritenuto congruo stabilire nella cifra di 1 milione di euro il giusto importo per un accordo bonario tra la società ed il Comune di Latina. Per essere chiari: l’amministrazione di Latina sarà costretta a risarcire la Ipogeo Latina per una cifra pari ad un milione di euro per una mancanza (errore o dimenticanza) da parte della stessa amministrazione. Un milione di euro che se ne va in fumo come se niente fosse. Un milione di euro che sarebbe potuto servire per opere o progetti per la città e che invece va, incredibilmente, nelle casse di un privato a causa di un errore dello stesso comune di Latina.