La vittoria di Matteo Renzi inguaia il Sindaco Andrea Campoli. A Sezze, alle primarie per eleggere il segretario Pd, ha stravinto il Sindaco di Firenze. Tale dato potrebbe non significare granché vista l’affermazione che Renzi ha avuto a livello nazionale. Ma a Sezze la sua vittoria dice molto. Così come dice molto la sconfitta di Gianni Cuperlo, battuto addirittura da Pippo Civati. Questi i risultati: su un totale di 848 elettori, Renzi ha raggiunto il 52,1% (438 voti), Civati il 26,6% (224 voti) e Cuperlo il 21,3% (180 voti). Ma è il dato politico che dovrebbe preoccupare i bersaniani (dalemiani) locali, cioè chi ha sempre governato Sezze, coloro che esattamente un anno fa ebbero la meglio proprio su Renzi alle Primarie per scegliere il candidato a premier. Ebbene sono stati annichiliti. Verrebbe da pensare che sono scomparsi ma, alle votazioni dei circoli di qualche settimana prima erano ben presenti ed hanno raggiunto quota 90 contro gli 81 di Renzi e i 4 di Civati. Dalla loro, in questa competizione per eleggere il segretario nazionale, avevano i maggiorenti del partito disseminati in tutta la filiera di governo, tra cui Sesa Amici, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e Sonia Ricci, assessore regionale all’Agricoltura. Cos’è accaduto, dunque, per permettere anche a Pippo Civati di superare Gianni Cuperlo? Questo risultato è figlio delle spaccature interne al gruppo consiliare del Pd e delle difficoltà della maggioranza nel governo locale. La vittoria di Renzi non è una contingenza politica del momento, non è semplice dibattito interno. La vittoria di Renzi pesa e peserà molto sulle sorti dell’Amministrazione Campoli e sul futuro della politica setina. Dalle Primarie dell’8 dicembre, infatti, esce a dir poco rafforzato il gruppo di Area Democratica, cioè quei consiglieri e assessori eletti nel PD che, a Sezze, non si è mai allineato criticando spesso, apertamente e duramente, il primo cittadino, anch’egli del PD, ma come è facile intuire, della corrente opposta. Punteranno i piedi. Si faranno sentire sulle questioni nodali che l’Amministrazione dovrà affrontare. E poi ci sarà da eleggere il segretario politico della sezione del PD. Già da adesso si capisce chi avrà la forza per imporsi, come è facile capire che sul carro dei vincitori, a breve, si starà molto stretti.
19/12/2013