ECCO COSA CHIEDONO I RAGAZZI
La voce ai rappresentanti del consiglio degli studenti: Alessandro Morelli, rappresentante studenti J.Joyce Ariccia, dichiara al Caffè: “Le nuove disposizioni riguardo la scuola sono inaccettabili e inadeguate alla situazione attuale. Le entrate scaglionate sono inattuabili per numerosi motivi: I mezzi di trasporto insufficienti da anni e che, con queste nuove disposizioni, sono messi ancora di più sotto pressione soprattutto per quanto riguarda una scuola periferica come la nostra che ha due sedi Montegentile e Vallericcia; Indisponibilità di aree dedicate al pranzo in cui gli studenti e le studentesse possano mangiare in sicurezza igienico sanitaria e non in classe sui banchi; L’annullamento della vita degli studenti che dovrebbero riadattarsi a un nuovo stile di vita provocando danni alla salute fisica e mentale con stress da compiti a casa fino a sera. Chiediamo quindi alle istituzioni rispetto e considerazione e di coinvolgerci prima di prendere decisioni. E di collaborare con i presidi che possono fornire un’esperienza sul campo, tutti insieme per risolvere i problemi della scuola”.
Laura Manea, studentessa del 5° Liceo Vailati di Genzano, rappresentante del Consiglio degli Studenti: “Siamo in agitazione, in quanto insieme con i miei compagni di classe, riteniamo che possano essere migliorati alcuni lati delle nostre scuole dei Castelli Romani: Ad esempio i trasporti pubblici, che sono già insufficienti e spesso i mezzi strapieni. Quindi per ottemperare agli orari scaglionati di entrata e uscita 8-14 e 10-16 andrebbero prima rafforzati e aumentati questi bus, siano essi del Cotral o delle ditte private; Riteniamo che gli orari in alcuni casi, siano troppo lunghi, con inoltro pomeridiano che non ci permetterebbero di avere anche una vita sociale e familiare diversa da quella della scuola, per via dei compiti a casa, orario tardo di rientro dalla scuola; In questi anni sono stati veramente pochi gli investimenti sulle strutture e gli spazi scolastici che sono in molti casi, vecchi e usurati e in taluni casi anche con spazi ristretti e poco spaziosi rispetto ai distanziamenti anti covid19 che ci vengono richiesti.
L.S. Foto Giorgia Fagiolo