BUSINESS SUI BISOGNI
Dietro c’è di solito una banca che finanzia e farà di tutto per riavere i suoi quattrini. E i cittadini pagano. Cosa c’è di più sicuro di avere clienti e pagamenti garantiti? La storia delle privatizzazioni mostra sempre più spesso lo stesso finale: più debiti pubblici, tariffe lievitate, cittadini scontenti, servizi scadenti. Nelle nostre città c’è un’ondata di project finance, con complicati contratti che spesso i politici locali ignorano o non comprendono. Ma firmano.
CIMITERI E OSPEDALI
A Velletri dovrebbero realizzare dei parcheggi multipiano (in Via Madre Teresa di Calcutta, sull’Appia presso l’Ospedale nuovo e in Piazza Donatori del Sangue), un centro fitness polifunzionale e un “crematorio nel civico cimitero”. Anche nel resto dei Castelli Romani i servizi cimiteriali tirano molto. Nuovi camposanti sono previsti a Frascati, Marino, Albano, Ardea. Tutti “project financing”. Formula finanziaria dietro la quale, di fatto, si cela la privatizzazione dei servizi. Con le banche a fare la guardia e con pesanti rincari.
CARCERI PRIVATIZZATE
Sempre in “project financing” ora stanno pensando anche alla privatizzazione delle carceri. Con questa formula finanziaria infatti è prevista la realizzazione del nuovo carcere di Latina e l’ampliamento di quello di Velletri – Casalazzara, al confine con Aprilia. Anche lì, ci sarà poi bisogno che la gente si faccia sbattere in cella con una certa regolarità, altrimenti niente affari.
SCUOLE, RIFIUTI, TRASPORTI…
Poteva mancare l’istruzione? La prima scuola pubblico-privata realizzata in project financing la stanno costruendo a Cisterna. È solo l’inizio. Dobbiamo aggiungere: una piscina in costruzione (sospesa da anni) a Terracina, un “impianto comprensoriale per la gestione dei rifiuti” promosso dai Comuni di Ardea (capofila), Ariccia e Ciampino; a Latina il tram-metropolitana leggera, i nuovi porti di Foce Verde e Rio Martino. Il porto di Anzio. L’autostrada Roma-Latina; un megafinanziamento ad Acqualatina, che gestisce il servizio idrico in 38 Comuni. E poi stazioni ferroviarie, nuovi ospedali, sistemi di trasporto pubblico – sempre ai Castelli Romani – e molto altro.
Ciò non sta avvenendo per caso. Le casse degli enti pubblici sono sempre più al limite del collasso e per questo la gestione dei servizi viene affidata ai privati. Ceduta la gestione, quelle stesse casse pubbliche dovrebbero tornare a “respirare”.
E invece accade il contrario. Esempi? La tragica privatizzazione del servizio di riscossione dei tributi a Terracina, ad Aprilia, a Nettuno e a Pomezia, con il socio privato che non girava alle casse comunali milioni e milioni di euro versati dai cittadini. Oppure lo stato comatoso del servizio della raccolta e smaltimento dei rifiuti sempre a Terracina e a Latina.