La cerimonia si svolgerà nel rispetto delle norme anti-Covid e potrà essere seguita in diretta dalla pagina facebook del Comune di Cori. «Bertrando Fochi – sottolinea il sindaco, Mauro De Lillis – rappresenta un pezzo importante della nostra storia. I meriti innegabili della trasformazione del nosocomio cittadino sono sicuramente dovuti alla sua abnegazione che, anche grazie al personale, ha saputo dare impulso e qualificazione a quella che era una piccola struttura».
Una biografia straordinaria quella di Bertrando Fochi che, orfano di madre a vent’anni, era emigrato in Libia col padre per sfuggire alle restrizioni del regime fascista. Laureatosi in Italia era tornato a Tripoli, esercitando la professione in condizioni difficili e facendo anche il medico condotto nel deserto libico. Rientrato in patria dopo la “cacciata” degli italiani dalla Libia, alla fine del colonialismo italiano e l’avvento al potere di Gheddafi, approdò a Cori professionalmente affermato. È stato il medico-chirurgo con maggiore esperienza all’attivo, sempre pronto a intervenire, a dare un consiglio, a dire una parola di conforto. Per farsi operare da lui i pazienti venivano a Cori anche da molto lontano. Ma è anche colui che ha fatto diventare la struttura ospedaliera di Cori un vero ospedale moderno.