In un paese come l’Italia, dove solo in 12 mesi sono state registrate più di 300 aggressioni a sfondo omofobo, se fossi vostro figlio non avreste paura a lasciarmi girare per il mondo?
Io ho un ragazzo, e abbiamo appena fatto 7 anni che stiamo insieme… immaginate quanto sarebbe bello poter camminare abbracciati o mano nella mano così come fate tutti voi? Senza avere la paura che qualche deficiente ti insulti o addirittura ti alza le mani.
Io capisco che a volte la pigrizia non ci fa applicare, come per esempio che parlate di legge Zan e affiancate utero in affitto, adozioni gay, gender nelle scuole, unicorni volanti. Ma vi prego andate a leggere il disegno di legge perché di tutto questo non c’entra (…) nulla”.
Questo è l’inizio di un post pubblicato su una pagina social, da un ragazzo di Nettuno, Alessandro Bruno, che invita tutti a riflettere sulla legge Zan che tarda ad essere discussa dal Parlamento italiano. Una legge che tutela tutte le famiglie, che amplia i diritti di chi oggi non è riconosciuto appieno per il suo modo di essere. Il post di Alessandro non è solo una difesa di una legge che purtroppo oggi ha motivo di esserci, ma è un invito alla riflessione sui sentimenti, sulla percezione sociale di alcune storie d’amore, è un invito a stare “dalla parte giusta”.
“Una legge a difesa già c’è – scrive ancora Alessandro – questa sarebbe un aggravante in parole povere… e va a difendere alcune categorie che ancora oggi sono state lasciate da sole. Che poi siamo in Italia e che neanche se ti uccidono te fanno qualcosa è tutta un’altra storia. Ora che abbiamo separato legge Zan dalle altre cazzate, vi chiedo.
Se io Alessandro, nettunese doc, fossi vostro figlio, voi non vorreste che possa camminare e magari abbracciare il mio Fidanzato senza paura? Di certo non è una legge a cambiare il mondo ma magari se una persona sa che è punibile potrebbe pensarci due volte prima di commettere un atto violento.
Da una parte mi fa così paura pensare che tanti del mio paese, che incrocio magari tutti i giorni, pensano che una legge non serve, che è giusto avere paura o che dovrei vergognarmi di dare una carezza al mio fidanzato in pubblico perché poi se ti guardano male, urlano frocio o peggio alla fine “te lo sei cercato”. Io sono nettunese e ne sono felice, vi prego. Non deludetemi! State dalla parte giusta”.