LA STORIA
Nell’ultimo anno e mezzo, su questo tema i livello di ‘scontro’ del nostro giornale con la Giunta Monachesi si è molto alzato, anche perché la nostra era l’unica testata a parlare di un tema così importante. Un articolo a mia firma del 20 dicembre 2019 riportava che il comune di Castel Gandolfo era intenzionato a realizzare 120 ettari di lottizzazione a Pavona, nell’area che il Ministero voleva invece tutelare, partendo dal dato contenuto in un documento comunale (prot. interno 24698 del 16 dicembre 2019), di cui eravamo venuti a conoscenza, in cui si sosteneva che “la porzione di territorio che dovrebbe essere oggetto di una eventuale osservazione è quella ricompresa nel foglio 14 del Catasto comunale, avente una estensione di circa 120 ettari di superficie”. Un dato, quello dei 120 ettari che il comune di Castel Gandolfo voleva svincolare dalle tutele ministeriali, confermato anche nella seduta di Consiglio comunale del 19 dicembre, alla quale eravamo presenti.
LA RETTIFICA
Il 20 dicembre 2019, la Giunta Monachesi ci ha inviato una rettifica, sostenendo che la lottizzazione era molto più piccola, ossia di soli 23 ettari. Ma, ci siamo chiesti in un editoriale a mia firma, se il comune voleva lottizzare solo 23 ettari avrebbe dovuto chiedere al Ministero di svincolare solo quell’area e non 120 ettari. Ed è stato proprio questo l’elemento di confusione. Il sottoscritto ha confuso la richiesta di rimodulazione del vicolo paesaggistico sul foglio catastale 14 (la cui estensione è oggettivamente di 120 ettari) presentata dall’amministrazione comunale al ministero nella propria osservazione, con gli effettivi ettari lottizzabili dello stesso foglio catastale 14 che erano, da norma tecnica del PRG di Castel Gandolfo, esattamente 23 e corrispondono alle zone C1 poste a valle della via Nettunense.
LITE GIUDIZIARIA
In risposta mi è arrivata una querela penale dall’Amministrazione a guida Monachesi. Il Pubblico Ministero, dottor Francesco Brando, ha chiesto l’archiviazione della mia posizione, ma la Giunta Monachesi si è opposta a tale richiesta il 29 settembre 2020. Quindi il Giudice per le Indagini Preliminari, il dottor Muscolo, ha chiesto un supplemento di indagine e fissato la Camera di Consiglio per il prossimo 10 giugno, che deciderà se la querela sfocerà in un processo o sarà definitivamente ‘bocciata’. Questi i passaggi tecnici. L’Amministrazione Monachesi contesta che tale interpretazione li tacciava come “palazzinari” e “cementificatori”, mentre il loro scopo, così dichiarano, è proprio l’opposto, cioè quelli di fornire più servizi alla cittadinanza per i prossimi decenni.
PACE FATTA
Lunedì 3 maggio, il sottoscritto, la sindaca, Milvia Monachesi, e il vicesindaco e assessore all’urbanistica Cristiano Bavaro, ci siamo incontrati nella sede del comune. Abbiamo parlato a lungo e con franchezza delle rispettive posizioni. E l’Amministrazione ha deciso di ritirare la querela nei miei confronti. Ribadendo che il sottoscritto non sta facendo gli interessi di nessuno e che in buona fede ha male interpretato le norme tecniche del PRG sovrapponendo le stesse con la richiesta di svicolare il foglio catastale 14 e quindi, a causa di ciò, potendo veicolare al lettore delle informazioni non rispondenti alla realtà dei fatti . Posso solo mostrare la mia soddisfazione per aver avuto interlocutori ragionevoli con cui abbiamo scritto un finale civile della vicenda.