Da premettere che il prelato già da mesi subiva dal 60enne richieste insistenti di soldi, anche due-tre volte a settimana.
Ieri sera, di fronte ad urla e minacce, l’uomo è rientrato in casa con una scusa e ha avvisato il 113: in attesa della Polizia, il sacerdote è tornato davanti al cancello di casa e, con la speranza di calmare l’uomo, gli ha consegnato una banconota da dieci euro.
Presi i soldi, l’aggressore si è allontanato a piedi ma è stato immediatamente fermato dalla Volante intervenuta. Dalla perquisizione effettuata sul posto, è spuntata la banconota da 10 euro.
Come detto, l’episodio di ieri sera è stato l’ultimo di una lunga serie. In una circostanza, il malvivente, non soddisfatto del poco denaro consegnatogli, aveva danneggiato le fotocellule del cancello d’ingresso alla chiesa, in un altro episodio il citofono elettronico del cancello di ingresso alla sagrestia, fino a giungere a lunedì scorso quando si era presentato in chiesa e, senza proferire parola, aveva estratto dalla cintola dei pantaloni una pistola – risultata poi un’arma ad aria compressa – e dopo avergliela puntata al volto, si è fatto consegnare del denaro dal religioso, terrorizzato.
Da precisare che nelle scorse settimane, in occasione di un ennesimo episodio, il parroco era stato colto da un malore e ricoverato per giorni a causa del grave e permanente stato d’ansia cui versava.
Ora il persecutore, finito in manette, è nel carcere Regina Coeli di Roma.