IL LINK DIRETTO ALLA INTERROGAZIONE
“Venerdì 18 giugno – scrivo i promotori dell’evento pubblico – nel corso dell’assemblea pubblica che si terrà in piazza San Pietro ad Albano si discuterà degli effetti negativi prodotti dalla costruzione di 1.000 nuovi appartamenti nella campagna a ridosso dell’area industriale su via Cancelliera. Ulteriori 4.000 abitanti che percorreranno le nostre già congestionate strade, ai quali fornire acqua e tutti i servizi minimi quali sanità e scuole.
Il consumo di suolo produce danni irreversibili, mettendo a rischio la sicurezza della falda acquifera. Pensare di attingere ancora dalla falda, già iper-sfruttata, significherebbe avvelenare le persone con arsenico e metalli pesanti, tantomeno è rassicurante il progetto di bere l’acqua del Tevere proposto da ACEA. Le associazioni organizzatrici della manifestazione, tra l’altro, si chiedono a chi servano nuove case, se la popolazione diminuisce. Tra le azioni tese a far emergere le criticità del PRINT S. Palomba riveste un ruolo importante l’interrogazione parlamentare sull’anomalo coinvolgimento di Cassa Depositi e Prestiti, presentata dai senatori Elena Fattori, Paola Nugnes, Virginia La Mura, Elio Lannutti, e Margherita Corrado. “Il consumo di suolo a fini residenziali, peraltro in una zona isolata e mal servita anche dal punto di vista idrico, va fuori ogni logica di sostenibilità e transizione ecologica come richiesto anche dalla Ue al fine di erogare i fondi del PNRR per la ripresa dopo la pandemia” dichiarano i senatori firmatari del documento pubblicato mercoledì scorso, che aggiungono e chiudono:” Su questa vicenda abbiamo chiesto chiarezza ai Ministri interrogati soprattutto perché l’azione di Cassa depositi e prestiti sarebbe contraria al suo stesso codice etico oltre al pericolo ambientale. In un contesto sociale in cui l’agricoltura va sostenuta e il suolo preservato da nuovi impianti edilizi, questa strada intrapresa necessita di un’inversione di rotta decisa nel senso di ripristinare la tutela ambientale e della salute e non quella degli interessi economici”.