È stato chiuso dal sindaco un hotel di Pomezia in cui è stata rilevata la presenza di legionella, il temibile batterio che nel 1976 fu in grado di scatenare un’epidemia all’interno di un gruppo di veterani che soggiornavano in un albergo di Philadelphia.
Secondo quanto riportato nell’ordinanza del sindaco di Pomezia, che dispone il divieto immediato di utilizzo dell’hotel fino a disinfezione completa, l’Arpa Lazio ha effettuato a fine agosto l’analisi dell’acqua prelevata da diversi punti della rete idrica interna della struttura, rilevando la presenza della legionella in quattro stanze.
LEGIONELLA IN LAVANDINI, DOCCE E BIDET NELL’ALBERGO DI POMEZIA: CHIUSO PER DISINFEZIONE
Valori decisamente fuori norma dai rubinetti di docce, lavabi e bidet: in una stanza in particolare, si legge nell’ordinanza del sindaco di Pomezia (consultabile nell’Albo Pretorio online del Comune), e più precisamente nel campione d’acqua prelevato dal rubinetto del lavabo, Arpa ha rilevato una concentrazione di Legionella pneumophila di ben 150000 UFC/L, Unità Formanti Colonie per Litro. Altri tre prelievi dei sei effettuati nelle quattro stanze dell’hotel hanno dato risultati tra i 1000 e i 10000 UFC/L, mentre gli ultimi due sono inferiori a 1000.
Ricevuti i risultati dei prelievi da Arpa Lazio, la Asl Roma 6 ha informato il Comune di Pomezia e “ha richiesto l’immediato divieto d’uso della struttura e di procedere a trattamenti di disinfezione della rete di distribuzione dell’acqua (sostituendo anche i terminali positivi) ed alla revisione della valutazione del rischio specifica della struttura”.
IL RESPONSABILE DELL’HOTEL DOVRÀ TROVARE LA CAUSA DELL’INQUINAMENTO DA LEGIONELLA
A carico della società che gestisce l’hotel pometino c’è la immediata disinfezione della rete idrica interna – nonché la sostituzione dei terminali risultati positivi, come richiesto dalla Asl – mentre il responsabile dell’attività dovrà identificare ed eliminare le eventuali cause dell’inquinamento da legionella. Dopo la disinfezione dovrà essere richiesta una nuova analisi clinica alla Asl Roma 6 per accertare che del batterio non ci sia più traccia. La riapertura dell’albergo, infine, sarà subordinata alla valutazione della Asl. Nel frattempo deve restare chiuso.