Il 5 agosto 2021 la giunta comunale assegna gratuitamente il Torrino di Palazzo Chigi e, nello specifico, lo spazio già occupato dal Comitato dei Gemellaggi operante sul territorio dal 2000, a favore dell’Associazione Palazzo Chigi Ariccia 4.0, che entra nell’albo solo a luglio 2021. La delibera prevede, di fatto, lo sfratto del Comitato dei Gemellaggi senza assicurare loro altra locazione. “La nostra contestazione non è nei confronti dell’ Ass.ne in quanto tale poiché, essendo di recentissima costituzione, nessuno ne conosce le capacità” -affermano le due consigliere di opposizione-. “La nostra obiezione è, in primo luogo, nei confronti del comportamento irrispettoso delle procedure e su come la giunta abbia totalmente ignorato l’art. 90 dello Statuto che norma l’assegnazione gratuita dei beni comunali. Il comma 4 recita testualmente -I BENI PATRIMONIALI DEL COMUNE NON POSSONO ESSERE CONCESSI IN COMODATO D’USO GRATUITO. PER EVENTUALI DEROGHE, GIUSTIFICATE DA MOTIVI DI INTERESSE PUBBLICO, LA GIUNTA DEVE INFORMARE PREVENTIVAMENTE LA COMPETENTE COMMISSIONE CONSILIARE A PROCEDERE ALL’ADOZIONE DEL PROVVEDIMENTO OVE QUESTA ESPRIMA PARERE FAVOREVOLE-. “Per questo io e la consigliera Fontana Arnaldi” -riferisce la capogruppo del PD Francesca Monosilio- “abbiamo chiesto la convocazione urgente della commissione competente in materia e della quale facciamo parte, ma il presidente, il consigliere Danilo Costantini, come al solito ci ha ignorate omettendo la convocazione della commissione che da procedura obbligatoria doveva vagliare il progetto culturale eventualmente presentato dall’ Ass.ne Palazzo Chigi Ariccia 4.0 e che avrebbe dovuto giustificare sia la richiesta della stessa Ass.ne di uno spazio comunale gratuito ed esclusivo, sia la concessione di questo spazio da parte dell’Amministrazione”. “Non siamo a conoscenza di alcuna proposta progettuale ben determinata che possa aver giustificato la scelta della giunta ma, come emerge dalla delibera che concede loro lo spazio gratuito del Torrino, si evince solamente l’esistenza di una proposta che questa Associazione avrebbe presentato all’ Amministrazione a marzo, dove veniva menzionato genericamente l’obiettivo di ampliare la capacità di attrarre fondi da condividere con il comune di Ariccia, al fine di condividere l’offerta culturale del territorio”, incalza la capogruppo di Alleanza per Ariccia Cora Fontana Arnaldi. “Durante l’ultimo consiglio comunale” -prosegue Monosilio- “ho presentato una interrogazione condivisa da tutti i capigruppo di opposizione, dove abbiamo chiesto spiegazioni in merito al mancato rispetto dello Statuto e all’assenza di un progetto culturale di interesse pubblico che potesse giustificare la scelta della giunta. Nessuno ci ha risposto”. L’unica proposta “progettuale” appare indirizzata all’ente solo in data successiva (18.08.2021) alla delibera che concede il Torrino. “Una proposta, decisamente opinabile” -ci riferiscono Fontana Arnaldi e Monosilio- “poiché, se le prime proposte richiamavano genericamente alcuni passaggi qualificanti e le relazioni con il mondo accademico, a giustificazione della necessità di una sede permanente ed esclusiva a Palazzo Chigi per motivi di studio e logistici, quest’ultima parla di tutt’altro: attività di coordinamento e supporto all’ alternanza scuola-lavoro, in sinergia con le AZIENDE VIRTUOSE. Allora, ci chiediamo se abbiano chiaro cosa sia l’alternanza scuola-lavoro, visto che qui, in realtà stanno parlando di uno sportello del lavoro dentro Palazzo Chigi. Lo sportello del lavoro distrettuale, tra l’altro, già esiste ed è operativo in tutti i comuni limitrofi, forse non ne sono a conoscenza perché questa amministrazione ancora non ha dato sede e giusta rilevanza al progetto. Infine, come se non bastasse, per la realizzazione delle loro future attività, l’ Ass.ne in questione, chiede contributi decisamente onerosi a carico dell’Ente. Continuano le consigliere “Non solo c’è una profonda discrasia tra i primi scritti della Ass.ne Palazzo Chigi Ariccia 4.0 e gli ultimi, dove le finalità della stessa cambiano, ma ancora non si comprende il tipo di rapporto contrattuale che la stessa vorrebbe instaurare e con questo Ente” “…come si può assegnare uno spazio comunale gratuito per mezzo di una richiesta che pretende un ufficio esclusivo presso una delle sedi comunali, quale è palazzo Chigi, senza che vi sia almeno un progetto di interesse pubblico a supporto della richiesta e senza convocare la commissione deputata a valutare l’utilità pubblica del progetto stesso? Forse la convocazione obbligatoria della commissione consiliare competente è stata volutamente ignorata proprio perché non esiste un progetto di utilità pubblica da valutare? E, anche qualora fosse sfuggito all’amministrazione l’art.90 dello Statuto Comunale, per quale motivo non hanno minimamente preso in considerazione la nostra richiesta di convocazione urgente della commissione consiliare? Qualcuno, evidentemente, cerca di evitare in ogni modo il confronto con l’opposizione nelle sedi competenti, oppure, non c’è alcun rispetto per i cittadini di cui siamo comunque una rappresentanza istituzionale”. “Un ultimo nodo su cui vorremmo porre l’attenzione” concludono le consigliere di minoranza “è la scelta del logo. Sebbene le prime richieste siano pervenute all’amministrazione con logo diverso da quello attuale, oggi l’ Ass.ne Palazzo Chigi ariccia 4.0 utilizza l’immagine ed il nome di Palazzo Chigi come rappresentativa di se stessa. La normativa che tratta in materia di utilizzo non autorizzato di specifiche immagini, sottintende chiaramente che una immagine che possa trarre in inganno l’interlocutore, inducendolo a credere di interagire con l’ente pubblico quando, invece, l’interazione avviene con un organismo che ente pubblico di fatto non è, non può essere acquisita come logo da parte di alcuna associazione. Palazzo Chigi è a tutti gli effetti SEDE COMUNALE, forse è il caso che scelgano un emblema figurativo che non sia riconducibile direttamente all’Ente, o che si assicurino di poterlo fare. Francesca Monosilio (PD) Cora Fontana Arnaldi (Alleanza per Ariccia)
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