Marino ha perso, almeno per ora, la sua unica scuola superiore, il Liceo Artistico “Paolo Mercuri”. Orgoglio della città dal 1919, con sede in Corso Vittoria Colonna 54 e accorpato dal 2012 all’Istituto Tecnico e Tecnologico “Michele Amari” di Ciampino, con cui ha costituito l’Istituto di Istruzione Superiore “Amari-Mercuri”, ha infatti dovuto temporaneamente chiudere, non avendo superato l’esame sulla stabilità sismica.
Già il 28 giugno scorso il vicesindaco della Città Metropolitana di Roma Teresa Maria Zotta e l’architetto Angelo Maria Mari avevano comunicato al dirigente Salvatore Montesano che l’edificio marinese non rispondeva ai requisiti di antisismicità e che necessitava di “interventi strutturali importanti”, che avrebbero reso l’istituto non agibile e costretto gli alunni a proseguire le lezioni in prefabbricati allestiti sulla piazza sovrastante il parcheggio e nei laboratori situati nella parte nuova dell’edificio di Corso Vittoria Colonna.
L’anno scolastico, però, è iniziato senza che le attività didattiche si potessero svolgere regolarmente a Marino. I container prefabbricati messi a disposizione dalla Città Metropolitana non sono arrivati e difficilmente arriveranno prima di Natale, dunque gli studenti della scuola sono costretti a seguire le lezioni nella sede centrale dell’“Amari-Mercuri”, in Via Romana 11, con i comprensibili disagi che ne conseguono: non tutti, infatti, vivono vicino Ciampino, quindi impiegano diverso tempo per raggiungerla; inoltre, le lezioni sono organizzate in turni diversi ogni settimana e ciò provoca uno sconvolgimento della didattica. Solo gli interventi di consolidamento e di rafforzamento dell’edificio marinese (che implicano, comunque, un iter burocratico non semplice) previsti da qui a dicembre potranno far sì che esso risponda finalmente ai criteri antisismici e che gli alunni possano finalmente tornare in presenza.
“Nemmeno per un istante – ha commentato il dirigente Montesano – la nostra attenzione si è distratta dalla priorità di restituire la sede agli studenti di Marino, per questioni logistiche e anche e soprattutto per l’inestimabile valore artistico e affettivo che essa detiene nella storia del territorio e del nostro istituto. È per questo che si auspicano la solidarietà e il supporto di tutta la comunità dei Castelli Romani, affinché la vicenda non sia sentita come una problematica individuale, ma come priorità locale”. Una questione delicata, pertanto, quella del “Paolo Mercuri”, che la nuova amministrazione marinese dovrà cercare di seguire e di archiviare nel migliore dei modi.
Luca Rossetti