La Confail prende le difese dei lavoratori del 118. Anche la consigliera regionale Francesca De Vito si schiera al loro fianco e chiede l’intervento dell’Assessore D’Amato.
“Chiediamo un canale burocratico legale per tutelare i lavoratori del Lazio in forza alle società private del 118. Nel valutare positivamente le dichiarazioni del Governo riguardo la stabilizzazione a tempo indeterminato di tutti i sanitari, i tecnici, i medici entrati in servizio a tempo determinato in supporto del periodo pandemico, riteniamo altrettanto doveroso tutelare i lavoratori del servizio esternalizzato del 118 nel Lazio”.
A dichiararlo sono i rappresentanti di CONFAIL Vinicio Amici, segretario regionale e Alessio Elcani, segretario provinciale di Roma.
“Ci sono troppe domande per le quali è lecito aspettarsi delle risposte. Perché non vengono fatti degli avvisi per titoli e colloqui come è stato fatto in ambito ospedaliero? Perché i dipendenti del settore privato non vengono considerati anche loro in un processo di stabilizzazione? Parliamo di circa 1300 lavoratori dipendenti tra autisti, infermieri e barellieri, in forza ad oggi sulle ambulanze private, che da anni sono precari”.
“Abbiamo chiesto alla Regione Lazio di venire incontro anche a questi lavoratori con degli avvisi dedicati. Siamo in attesa di risposte che però continuano a non arrivare. Al momento, davanti alle promesse di avvisi per titoli e colloqui, ci siamo resi disponibili anche a demansionarci accettando di subentrare come barellieri o a tempo determinato come già accaduto in passato in occasione del Giubileo 2015”.
La consigliera regionale di opposizione Francesca De Vito ha affermato: “Ho più volte sollecitato risposte dall’Assessore D’Amato a seguito di miei atti in Regione Lazio. Anche in questo caso ho presentato una interrogazione in cui entro nel merito della questione. Devo rilevare anche contraddizioni nelle recenti dichiarazioni dell’Assessore D’Amato. Nel corso di un dibattito svoltosi sulla trasmissione di LA7 ‘L’aria che tira’ ha affermato che per entrare nel pubblico sono necessari concorsi mentre durante una visita svoltasi all’Umberto I ha chiesto allo Stato di legiferare in merito ad una soluzione volta alla salvaguardia degli operatori assunti nel periodo Covid”.