A quanto pare l’applicazione della direttiva Bolkestein resterà ancora nel cassetto, almeno in parte. È quanto emerge sul Ddl Concorrenza, che andrà al Consiglio dei Ministri al termine della cabina di regia di Palazzo Chigi. Le indiscrezioni dicono che le licenze degli ambulanti e le concessioni balneari non andranno ancora a gara, come prevederebbe la Bolkestein, e che ha prevalso la linea attendista. Dovrebbe però essere avviata una ricognizione sulle concessioni, sui soggetti che le detengono e su quanto pagano.
BOLKESTEIN, ULTIME NOTIZIE: ANCORA NIENTE GARE PER AMBULANTI E BALNEARI
Se le indiscrezioni di stampa sul Ddl Concorrenza dovessero essere confermate, sulle concessioni balneari dovrebbe essere per ora confermata la proroga al 2033. Nelle prossime settimane il Consiglio di Stato dovrebbe esprimersi sulla legittimità delle proroghe e, a quanto pare, il Governo Draghi vorrebbe attendere di capire qual è l’orientamento dei giudici amministrativi. Posizione caldeggiata, all’interno dell’Esecutivo, soprattutto dalla Lega, da sempre contraria alla Bolkestein.
Mentre l’Italia è ancora sotto procedura di infrazione per non aver applicato la direttiva europea sulle concessioni – che per l’ex commissario alla concorrenza Frits Bolkestein dovrebbero essere messe a gara – il Governo starebbe pianificando una “mappatura” delle coste italiane per avere chiaro il quadro di chi detiene le concessioni demaniali e di quanto si paga attualmente per esse.
STOP ANCHE ALLE GARE PER GLI AMBULANTI
Oltre ai balneari, la Bolkestein viene fortemente osteggiata anche dal commercio ambulante. Secondo la direttiva, anche gli ambulanti dovrebbero partecipare a bandi di gara per il rinnovo delle licenze non solo con competitor italiani ma, eventualmente, anche stranieri. Al momento il governo Draghi sarebbe pronto a congelare anche questa decisione.