Il 7 gennaio scorso alle ore 08.00, nell’asilo di via Umbria a Cecchina, si è verificato un altro grave disagio (dopo quello dei termosifoni). Alla campanella d’ingresso, bambini e genitori hanno trovato una brutta sorpresa. L’intero piano terra della scuola, e parte del primo piano, era invaso da polvere e residui di lavori edili – eseguiti nel corso delle vacanze natalizie – dovuti al rifacimento dei bagni del piano terra e dell’atrio d’ingresso. Nessuno ha successivamente pulito. Né, evidentemente, preso precauzioni come chiudere le porte e/o posizionare i tipici teli di protezione dalla polvere. Alcuni bambini sono stati subito portati via dai genitori, altri bambini hanno dovuto invece attendere la pulizia fatta in fretta e furia dal personale para-scolastico presente. I bambini presenti delle aule del piano terra, in ogni caso, son stati “smistati” nelle classi del primo piano. Sta di fatto che “l’ingresso al piano terra, l’adiacente atrio, l’aula della classe sez. D, la mensa, l’aula adibita a mensa, il bagno, le scale che portano al primo piano e relativo atrio, si trovavano in uno stato igienico-sanitario decisamente carente”. Così si legge nell’esposto penale firmato da sedici genitori e inviato a Procura della Repubblica di Velletri, Ufficio Igiene pubblica della Asl Rm-H, Dipartimento di Prevenzione della Asl Rm-H, Direzione Sanitaria della Asl Rm-H, Arpa Lazio, Dirigente del Plesso Scolastico, Polizia Municipale di Albano, Sindaco di Albano e Assessore alla Pubblica Istruzione, in cui chiedono non solo di accertare le responsabilità del caso, ma anche di punire i responsabili.
15/01/2014