Vale a dire al nosocomio che, ormai da 6 anni, ha mandato in pensione i tre ‘vecchi’ ospedali di Albano, Ariccia e Genzano, situato sulla via Nettunense, a due passi da Ardea ed Aprilia.
Almeno questo è quanto stabilito dal Consiglio comunale marinese lo scorso 22 aprile. Ogni 3 mesi la Giunta, guidata dal sindaco Stefano Cecchi, riferirà alla Commissione Sanità comunale e quindi ai cittadini lo stato della vicenda.
Tale vicenda è stata portata all’attenzione del Consiglio comunale da Gianfranco Venanzoni, Il consigliere comunale di minoranza ed ex candidato sindaco della coalizione di centrosinistra.
L’ospedale di Marino si rafforza
“L’offerta sanitaria pubblica – si legge tra le carte – nel quadrante distrettuale nel quale il Comune di Marino occupa un posto centrale. Risulta sottodimensionata ed è sempre più forte la richiesta da parte della popolazione del distretto di una crescente richiesta di prestazioni sanitarie. Ma soprattutto di una sua maggiore qualità al fine di colmare quel deficit strutturale che si è andato ampliando e manifestando in maniera deflagrante con la crisi pandemica.
La proposta di una semplice trasformazione dell’Ospedale “San Giuseppe” in ospedale di comunità risulterebbe una proposta timida. E certamente inadeguata rispetto alle esigenze di quadrante e alle aspettative della popolazione. Anche e soprattutto se commisurata alle grandi potenzialità dell’attuale sottoutilizzata struttura ospedaliera di Marino. Che ha una superficie utile di 6000 mq e 4 sale operatorie, n. 2 sale ambulatoriali, struttura ove attualmente si svolgono servizi sanitari in modalità h12.
Nessun reparto verrà trasferito all’Ospedale dei Castelli
I piani regionali per la sanità lasciano intravedere una azione di depotenziamento funzionale delle U.O. del “San Giuseppe” a vantaggio del N.O.C. o di nosocomi limitrofi. Depauperando le funzionalità del nostro ospedale, sancendo ipso facto la fine di una visione di ricostruzione della sanità territoriale, ma soprattutto di quella marinese.
La vocazione dell’Ospedale “San Giuseppe” è quella di un ospedale H12 che mantenga in funzione tutte le U.O. attuali, aumentandone la quantità e la qualità operativa.
La previsione regionale di concentrare le prestazioni sanitarie sui due poli del N.O.C. e del Policlinico di Torvergata eliminerebbe definitivamente i presidi ospedalieri residui dei Castelli perseverando in una miope logica di privazione di una offerta sanitaria di prossimità.
La prospettiva di riattivazione dell’Ospedale di Marino ha costituito la base della mia candidatura e della campagna elettorale del centro sinistra nel 2021
RITENUTO NECESSARIO:
Mantenere tutte le attuali U.O. presso il presidio ospedaliero San Giuseppe e potenziarne l’operatività.
Che i piani regionali e il piano aziendale per la Asl RM6 confermi e preveda concretamente, come annunciato, il potenziamento delle attuali funzioni presenti presso il nostro nosocomio.
Che l’attuale amministrazione Cecchi debba mantenere fede agli impegni di vigilanza e presidio per il potenziamento dell’offerta sanitaria erogata dal San Giuseppe.
SI CHIEDE DI IMPEGNARE IL SINDACO E LA GIUNTA A:
Monitorare e sorvegliare gli step evolutivi promessi sul potenziamento dell’offerta sanitaria attualmente erogata dal San Giuseppe di Marino attraverso l’istituita commissione consigliare Sanità;
Escludere ogni possibile ipotesi di delocalizzazione delle unità operative presenti attualmente nel nosocomio a vantaggio di altri ospedali;
Fornire informazioni costanti alla popolazione marinese sugli sviluppi delle vicende sanitarie dell’ospedale stesso;
A rendicontare trimestralmente, a mezzo di audizione pubblica della preposta commissione Sanità, sull’evoluzione dell’offerta sanitaria del nostro ospedale di Marino.
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