I parcheggi a pagamento e la loro gestione, si sa, sono da sempre tema di discussione nei palazzi del potere e fra i contribuenti: questa volta a catturare l’orecchio de “Il Caffè” è stato il parere di Daniele, abitante di Velletri, che suggerisce all’amministrazione del suo paese un modo, per così dire al passo con l’Europa, di gestire le strisce blu e il loro tariffario. «Io sono favorevole ai parcheggi a pagamento, meno al modo in cui sono gestiti». Così ha iniziato il suo ragionamento Daniele, che in seguito ha proseguito andando a toccare il tema “tariffari”: «Nella periferia si dovrebbe pagare 0,30 centesimi l’ora e il prezzo dovrebbe crescere in modo direttamente proporzionale alla distanza dal centro: più ci si avvicina al cuore della città e più i parcometri dovrebbero essere cari». Il cittadino veliterno ha poi portato come esempio, quello spagnolo: «In Spagna i parcheggi sono pagati al minuto, 0,2 centesimi per l’esattezza: se hai necessità di fermarti solo 10 minuti, pagherai i tuoi 20 centesimi, se fai una sosta superiore alla mezz’ora pagherai un forfettario. Portiamo l’esempio del cittadino modello, onesto che per andare a prendere un caffè, non lascia la macchina in divieto di sosta o in doppia fila, ma anzi la parcheggia entro le strisce blu: costui a causa di questo tariffario che è in vigore, è costretto a pagare ben 0,50 centesimi, dato che i parcometri rilasciano il ticket solamente dopo l’inserimento di tale cifra». Nonostante sia critico nei confronti del sistema dei parcheggi a pagamento, Daniele spiega poi per quale motivo essi siano tuttavia indispensabili: «Se i parcheggi fossero tutti liberi, non a pagamento, gli abitanti del centro non sposterebbero più le loro autovetture, impedendo a chi giunge da fuori di lasciare la macchina e fare una camminata. Le strisce blu servono, ma non è giusto che i Comuni se ne approfittino in questa maniera». In conclusione Daniele lancia un altro spunto sul quale riflettere: «Nel resto dell’Europa i parcheggi sono tutti interrati, non vedi lo scempio delle file interminabili di auto in sosta».
15/01/2014