Nessun programma, nessun investimento per rendere più vivibile la vita di coloro che vi abitano, assoluta incapacità economico-gestionale nell’amministrare le poche risorse disponibili, con il risultato che presto ci potremmo trovare a dover dichiarare il dissesto finanziario per la seconda volta, come è già accaduto nel 1993. Non ci sono soldi per servizi sociali, non ci sono soldi per migliorare i trasporti, non ci sono soldi per evitare il degrado del litorale, non ci sono soldi neanche per rattoppare le strade di cui ci vergogniamo e non ci sono disponibilità nemmeno per pagare i debiti e l’ordinaria amministrazione, ovvero le piccole spese per le emergenze scolastiche e sociali o l’acquisto del carburante per le macchine della polizia municipale o le medicine da vendere nelle farmacie comunali».
Senza contare gli atavici problemi che attanagliano l’antica città dei Rutuli: «L’illuminazione cittadina – conclude il portavoce del Psi – è da tempo di guerra, con strade buie che pongono gli abitanti a rischi incalcolabili in termini di sicurezza. Esistono intere zone da sempre prive di acqua potabile. Il sindaco dichiara, in merito alla raccolta dei rifiuti, che “il porta a porta ha costi aggiuntivi, ma è una necessità per la città: ma sa il sindaco che diversi comuni grazie alla raccolta differenziata riescono non solo a non aumentare la tassa ma addirittura ad eliminarla o a guadagnarci?».