AMPLIAMENTO SFUMATO NEL NULLA
Erano tutti d’accordo. Il progetto di sfondare la vetrata ed installare una ventina di tavoli per un totale di circa 80 posti a sedere in più aveva convinto tutti. In fondo si trattava solamente di utilizzare gli ex uffici comunali, non utilizzati più a causa dei tagli, che altrimenti avrebbero continuato ad avere l’unica funzione di deposito documenti. «Il costo sarebbe stato bassissimo – spiega Cozzolino –, l’archivio si sarebbe potuto fare in uno dei già presenti uffici comunali o in un locale nelle vicinanze da prendere in affitto e gli studenti, finalmente, avrebbero potuto avere soluzione al problema affollamento». Peccato, però, che da quel giorno del progetto non si è più sentito parlare. «Non è neanche stata scritta la lettera ufficiale ai dirigenti per domandare ufficialmente se si poteva ricavare uno spazio da adibire a biblioteca», continua Cozzolino.
GLI INTERVENTI EFFETTUATI FINO AD ORA
Se il progetto di ampliamento è svanito nel nulla, le cose sono andate diversamente per quanto riguarda la biblioteca digitale. Per ora sono stati installati 7 pc e 5 tablet «e sono in previsione altri 2000 euro da destinare ad e-book e strumentazione per la biblioteca». Passi in avanti anche per quanto riguarda l’aria condizionata. Prima, infatti, gli studenti erano costretti a studiare nei mesi estivi in aule affollate e dalla temperatura bollente. Anche i fuorisede hanno avuto la loro rivincita: finalmente possono prendere in prestito i libri e restituirli entro un mese di tempo, come tutti gli altri. Si tratta di misure utili, ma che tralasciano il problema principale: il sovraffollamento.
MA GLI STUDENTI VOGLIONO SOLO POSTI A SEDERE
La questione più sentita dagli studenti resta la mancanza di posti a sedere. Con l’installazione dei computer, per quanto utili, il problema si è andato ancora più enfatizzando perché occupano vari posti a sedere.
COSA ACCADRà NEL FUTURO?
I progetti non mancano. Oltre al denaro previsto per la biblioteca digitale, anche altri sogni investono la biblioteca comunale. Trasferire la sezione dedicata ai non vedenti nella sede della q4 e q5 e recuperare una stanza con una decina di posti, ad esempio. O il progetto di realizzare un gazebo da utilizzare nei mesi estivi come luogo di studio. «Il bar aveva dato la disponibilità ad allestirlo gratuitamente ed a fornire il proprio servizio – spiega Cozzolino -. Sarebbe potuto essere un luogo suggestivo anche per effettuare presentazioni di libri e spettacoli». Le idee, dunque, non mancano. «Il problema – conclude –, è che si sente la mancanza dell’assessore alla cultura. Così diventa difficile realizzare anche le cose più banali, approvate ed a costo zero».