“Ad oggi – rincara la dose il presidente Carlo Crocetti – abbiamo maturato crediti per oltre venti milioni di euro. Vista la pesante esposizione, nemmeno possiamo ricorrere ad alcuna anticipazione bancaria. Siamo al limite. Se la Regione non sblocca i trasferimenti il Consorzio rischia la paralisi e vi lascio immaginare – ammonisce Crocetti – le conseguenze per le imprese agricole che devono irrigare le coltivazioni. Finora abbiamo garantito un servizio efficiente e puntuale. Ma fino a quando potremo farlo? Rischiamo seriamente di perdere interi raccolti con danni per milioni di euro”.
La Bonifica dell’Agro Pontino vanta numeri di tutto rispetto. I consorziati sono 65.000. Sono 7.000 invece gli utenti del sistema irriguo. Cura la manutenzione di una rete di canali di oltre 4.500 chilometri ed interviene su tutta la rete scolante, gestisce numerosi impianti idrovori e le fasce frangivento (eucalipti e pini marittimi), che si estendono per 600 chilometri.
130 dipendenti, con grande senso di responsabilità, pur essendo senza stipendio da tre mesi, tutti stanno continuando a lavorare. Ieri tre di loro si sono incatenati alla porta della sede del consorzio di bonifica in segno di protesta.