“Non li vogliamo nemmeno per una notte” ha detto una signora alta poco più di un metro, con i capelli bianchi e gli occhiali spessi. E può essere il riassunto della cattiveria venuta fuori nell’incontro di questa mattina davanti all’ex scuola di via Milazzo, che tra qualche giorno si trasformerà in dormitorio provvisorio per senzatetto. Inizialmente la paura dei residenti del quartiere Latina Nord era che dove poco fa andavano a scuola i loro figli sarebbero stati trasferiti 500 migranti in arrivo in provincia di Latina nel mese di marzo. Ma presto la voce è stata smentita: gli stranieri sono già stati smistati nel resto della provincia e per Latina non dovrebbero passare. In ogni caso, non lì. Croce Rossa e Protezione Civile hanno confermato che l’ex scuola di via Milazzo sarà la casa per la notte dei senzatetto fino a metà aprile. Entreranno alle 19.00 e alle 7.00 della mattina dopo dovranno andare via. Da quando? Non appena i lavori saranno terminati e dall’Ente di piazza del Popolo saranno trascritti nero su bianco gli accordi già presi. Dal sopralluogo che il Caffè ha effettuato sul posto, pare sia una questione di giorni: la Protezione Civile è a lavoro ininterrottamente e ha trasformato un edificio che da anni era stato lasciato nel degrado. Erba alta metri e metri, una quantità di siringhe inimmaginabile e vetri distrutti da spacciatori che ne facevano la loro dimora. Così si è presentato lo stabile, ora rimesso a nuovo, ai volontari solo qualche giorno fa. Adesso l’ex scuola è pronta per ospitare circa 50 clochard (negli anni passati ne hanno usufruito molti di meno) che, lasciati in strada nella stagione fredda, andrebbero incontro alla morte. Nel dormitorio di via Villafranca aperto tutto l’anno, infatti, ci sono solo 30 posti letto e ogni giorno chiunque può notare gli altri cittadini meno fortunati che trasferiscono coperte e cuscino davanti all’ex mercato coperto, ad esempio. Lo scorso anno il dormitorio per l’emergenza freddo era in via Ezio e l’anno prima in via Bassianese. Quest’anno è la volta di via Milazzo eppure ai residenti del quartiere proprio non va giù. “I soldi per ristrutturare la scuola e farci tornare i nostri bambini – ha commentato qualcuno – non sono stati trovati e per i senzatetto sì?”. E ancora: “Alle 7 del mattino i senzatetto usciranno dal dormitorio e magari si sdraieranno nel parco davanti, ubriachi. Come possiamo continuare a portare qui i nostri bambini?” ha detto qualcun altro. Quest’ira che non vede ragioni, è la stessa che l’altro ieri ha portato qualcuno a lanciare sassi contro i vetri dell’ex scuola. Solo per fortuna i volontari della Protezione Civile a lavoro all’interno non sono stati colpiti. I residenti del quartiere non si sono placati nemmeno quando i volontari della Croce Rossa, che gestiranno il dormitorio, hanno spiegato che il plesso sarà costantemente monitorato, che gli ospiti faranno con loro dei percorsi di ricongiungimento familiare e inserimento nella società e che negli anni precedenti non si è mai verificato nessuno spiacevole episodio. I clochard, infatti, all’ingresso dovranno lasciare un documento, fare una doccia nei container esterni, che sono già stati installati, e lasciare borse e zaini che potrebbero contenere oggetti pericolosi in una stanza adatta. Una volta garantiti gli standard di sicurezza, potranno coricarsi e trascorrere la notte al sicuro, sotto un tetto.I volontari della Croce Rossa trascorreranno la notte monitorando la situazione per garantire la sicurezza degli ospiti della struttura e di tutti coloro che questa iniziativa sociale proprio non riescono a capirla.
16/01/2016