In aula Walter, che trascorre gran parte del suo tempo in zona Tufette a Sermoneta, città in cui ha la residenza, ha esternato davanti al giudice tutta la sua rabbia per questa storia. La presunta truffa è stata scoperta dai Carabinieri della Stazione di Sermoneta. L.M. qualche anno fa avrebbe disposto il bonifico dal conto di Walter a quello suo, presso la Banca Nazionale di Latina. In sostanza avrebbe – stando a quanto ricostruito dai Carabinieri – prosciugato il conto del cugino, denaro in parte ereditato dai genitori e in parte frutto del cumulo della pensione mensile e di rendite – per trarne un indebito vantaggio. Dopo aver effettuato il bonifico, si sarebbe presentato in filiale chiedendo di prelevare tutta la somma in contanti. Un’operazione che ha insospettito il direttore di banca, che ha voluto chiedere spiegazioni ai Carabinieri. Sono stati gli uomini dell’Arma di Sermoneta a ricostruire quello che stava accadendo, riuscendo abilmente a bloccare il bonifico e a far nominare un amministratore di sostegno nella persona del Sindaco di Sermoneta Claudio Damiano.
Da circa un anno, Walter – grazie alla professionalità dei Servizi Sociali del Comune coordinati dalla dottoressa Umberta Pepe – ha assicurato pasti, cambi e tutte le cure di cui necessita. Ma ora la giustizia dovrà stabilire l’eventuale colpevolezza di L.M., che sarà ascoltato nella prossima udienza fissata per ottobre al Tribunale di Latina.