Un bambino rischia di soffocare per colpa di una caramella, evitata la tragedia presso l’asilo “Marcucci” nel quartiere San Valentino, grazie al pronto intervento di un’insegnante di sostegno che ha praticato tempestivamente le tecniche di primo soccorso. “Molto spesso noi mamme partiamo sfiduciate verso le maestre… io ho degli angeli accanto ai miei figli – questa la testimonianza comparsa sulla pagina facebook della mamma – il piccolino per una caramella “morbida” si stava strozzando… Tempestivo l’intervento della maestra che se ne accorta immediatamente dal colorito e dalla respirazione (24 bambini dai tre ai 4 anni da sorvegliare) e gli ha fatto subito insieme alle altre maestre il pronto intervento di ostruzione (avendo fatto il corso sapeva in che modo dare le pacche) … ancora adesso tremo per l’accaduto, ma ringrazio infinitamente l’occhio vigile della maestra e la sua rapidità….. Intorno ai miei bimbi ci sono super maestre e non posso lamentarmi”. Tutto è accaduto in una frazione di secondo così come ci viene raccontato dalla stessa insegnante. “Sono un’assistente all’educazione e non ero nell’aula dove è accaduto l’incidente – questo il racconto emozionato dell’insegnante che ha salvato il bambino – ho sentito la bidella che chiedeva se qualcuno sapeva fare la manovra di soccorso, avendo fatto il corso, mi sono sentita in dovere di intervenire, è andato tutto bene, da mamma le dico che per me è stata una fortuna, in teoria uno le cose le sa, non l’avevo mai messo in pratica. Il bambino – conclude l’assistente scolastica – dopo l’operazione di primo soccorso andata a buon fine mi ha fatto un sorrisino e i suoi occhi dicevano tutto, entrambi non dimenticheremo quell’attimo”. Anche il dirigente scolastico Patrizia Pochesci interviene su quanto accaduto sottolineando l’importanza della formazione degli insegnanti. “L’obbligatorietà del corso di primo soccorso e la disostruzione pediatrica sono fondamentali nella formazione professionale del docente. Ringrazio personalmente tutto il team docente e non docente, assistente, quindi anche quello del Comune, che in maniera sincronizzata sono riusciti a portare a termine un’operazione salvavita, senza conseguenze per nessuno”. Insomma il miglior lieto fine per una storia che aveva avuto un inizio tragico, oggi siamo qui a raccontare il salvataggio di un bambino arrivato grazie alla prontezza di riflessi, invidiabile, di un insegnante che ha saputo svolgere al meglio la tecnica di primo intervento evitando il peggio.
26/02/2016