A indagare su un corteggiamento ossessivo diventato ben presto molestia e sulle successive minacce rivolte alla trentenne sono stati gli investigatori della polizia postale di Latina, diretti dal sostituto commissario Tiziana Fiorani, dopo aver ricevuto la denuncia della presunta vittima. Domenico C., già noto alle forze dell’ordine per vicende analoghe, avrebbe iniziato a tormentare la coetanea ad ottobre, dopo averla vista passare in strada ed essendosene subito invaghito. L’indagato, difeso dall’avvocato Lorenzo Magnarelli, senza neppure presentarsi alla donna e senza mai scambiare una parola con quest’ultima, avrebbe iniziato appunto a tentare degli approcci tramite Messenger, il servizio di messaggistica di Facebook e a lanciare dei regali nel giardino di casa della ragazza, che invano avrebbe respinto le avances. Poi le minacce, andate avanti anche dopo che, per tali fatti, Domenico C. si è visto prima vietare qualsiasi contatto con la 30enne e poi mettere ai domiciliari. Minacce sempre peggiori. E infine l’arresto eseguito dal personale del commissariato di Cisterna, agli ordini del vicequestore Lucia Dipierro, nell’attesa dell’udienza in tribunale.
Clemente Pistilli