I Militari della Stazione di Campoverde, insieme ai colleghi del Nucleo Investigativo di Latina e ai tecnici di Eni Spa, hanno individuato un tubo ad alta pressione che, collegato all’oleodotto, si estendeva interrato su un terreno agricolo. Dopo circa 400 metri, questa condotta penetrava all’interno di un fabbricato apparentemente dimesso. I Carabinieri hanno fatto irruzione nel sito, scoprendo dei materassi gonfiabili contenenti 50.000 litri di carburante.
L’immobile è stato posto sotto sequestro dall’Autorità Giudiziaria, mentre vanno avanti le indagini per risalire agli autore del maxi furto di carburante.
Un furto fotocopia a quello messo in atto negli scorsi anni sempre a Campoverde e che in un caso ha anche portato all’inquinamento di un fosso e di un terreno, contaminato da migliaia di litri di sostanza oleosa e la cui bonifica è costata tempo e risorse pubbliche.