“Siamo stati noi i primi- proseguono gli autisti – ad aver denunciato i disagi che si vivono all’Agrario. Ci troviamo pullman privati parcheggiati in mezzo alla carreggiata, auto lasciate in sosta nei modi più disparati e i ragazzi che per non perdere il posto sul bus si accalcano alle portiere quando il mezzo è ancora in movimento”.
“Respingiamo con forza – si legge in una nota diramata dalla segreteria provinciale del sindacato – l’accusa di non aspettare gli studenti. Gli autisti spesso ritardano le corse per aspettare i ragazzi, cosa a cui non sono legati, non abbiamo mai visto un treno che aspetta un passeggero in ritardo. I mezzi pubblici partono solo quando non c’è più posto sui mezzi a volte riempiti ben oltre la loro capienza. Da anni chiediamo che vengano aumentati i bus utilizzati per questo servizio ma la lamentela va rivolta al Comune e alla Regione. La seconda taglia i fondi per il trasporto, il primo ha ben pensato di rottamare dei bus ecologici senza aumentare nemmeno di un’unità il parco macchine”.
“Siamo stati sempre noi, anni fa, a chiedere la messa in sicurezza della zona attorno la scuola. Non può essere colpa degli autisti se chi rimane a piedi è costretto a camminare in strada, la responsabilità è, anche in questo caso, di Comune e istituto. Non dipende dagli autisti dei bus l’apertura di una scuola a ridosso di una strada ad alto scorrimento e senza infrastrutture adeguate per i pedoni”.
“Viviamo sotto pressione e cerchiamo di fare del nostro meglio – concludono gli autisti – ci rendiamo conto di essere i soggetti a più stretto contatto con l’utenza finale ma non possono essere addossate a noi tutte le colpe”